Vincere per non passare dall’inferno dei playout, vincere per tirare un definitivo sospiro di sollievo. Alla vigilia dell’importantissima trasferta che vedrà il Bocale di scena sul campo della Taurianovese, Cosimo Saviano traccia le linee guida necessarie per poter compiere un colpaccio che appare tutt’altro che facile, visto che anche gli avversari, terzultimi insieme al Castrovillari, si giocheranno tantissimo. Di seguito, le dichiarazioni rese dal capitano dei biancorossi negli studi di Dilettanti in Onda, trasmissione condotta ogni martedì dal nostro Francesco Mansueto su Touring.
SERVE IL MIGLIOR BOCALE…Ci giochiamo tantissimo, in soli 90 minuti. Un pareggio manderebbe entrambe le squadre ai playout, mentre in caso di vittoria noi saremmo sicuramente salvi. In ogni caso, scenderemo in campo senza pensare a quello che succederà sugli altri campi. Brancaleone-Gallico Catona? No, non mi aspetto alcun regalo dai ‘cugini’, che ormai sono fuori dai playoff: in casa del Brancaleone credo che daranno spazio ai giovani e giocheranno con stimoli decisamente differenti rispetto ai padroni di casa, ma è giusto così. Ripeto, dobbiamo pensare solamente a noi stessi, consapevoli che sarà durissima, ma che abbiamo tutte le carte in regola per farcela. Quella di Taurianova è la partita della vita, per vincerla serve il miglior Bocale, sia come testa che come gambe.
RIMPIANTI BIANCOROSSI-Per quel che mi riguarda, non posso che essere orgoglioso di indossare la fascia da capitano di questa squadra. L’ho ribadito più e più volte, questa per me è una famiglia, i colori biancorossi ce li ho dentro, prima ancora di portarli su una maglietta. Si, siamo rammaricati per questa posizione di classifica, sarebbe bastato pochissimo per trovarci in una situazione diversa. Di sicuro ci dobbiamo prendere le nostre responsabilità , ma è anche vero che in più di un’occasione siamo stati tutt’altro che fortunati. Basti pensare alle partite casalinghe, contro le prime due squadre del torneo: con la Vibonese siamo stati raggiunti a tempo scaduto in una gara che avremmo meritato di vincere ampiamente, contro la Palmese eravamo in vantaggio, e poi siamo stati sconfitti a causa della conduzione arbitrale. Ho rivisto più volte le immagini della gara con la capolista, e posso affermare senza timore di smentita che i torti arbitrali subiti quel giorno sono davvero difficili persino da spiegare… A tutto ciò, aggiungiamo le assenze per infortunio di elementi che farebbero i titolari anche in serie D, su tutti Laurendi e Borghetto. Se la nostra squadra fosse stata al completo, a quest’ora starei già pensando alle vacanze, invece di pensare a salvarmi senza passare dai playout.
PROVVEDIMENTO INGIUSTO- Quello che è successo a Pippo Cogliandro, che come tutti sanno oltre ad essere un mio dirigente è anche mio cognato, rappresenta un qualcosa di assurdo, di inaccettabile. Stiamo parlando di una persona meravigliosa, che da anni si impegna non solo nel calcio ma anche nel sociale. Negli altri campi si verificano vere e proprie guerriglie e non vengono presi provvedimenti, solo a Bocale viene usato il pugno di ferro. Quel giorno non è successo assolutamente nulla, che giustifichi il pesantissimo provvedimento preso nei confronti di Pippo. Se ci è mancata la sua presenza? La presenza di uno come lui manca sempre, anche perché in ogni partita ci incoraggiava sempre dagli spalti, incitandoci dal primo all’ultimo minuto. Speriamo di rivederlo presto…
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