Nella girandola di marcature che ha colorato una domenica fortemente condizionata dal gelido vento di tramontana, i ragazzi dell’Aurora compiono un passo forse decisivo ai fini della salvezza diretta, superando un Rizziconi giunto a Croce Valanidi con l’obiettivo di ottenere quantomeno un punto.
Una partita da vietare ai deboli di cuore, con i bincazzurri che hanno fallito un gran numero di occasioni a tu per tu col portiere avversario,  e nel finale stavano rischiando di mettere a repentaglio un successo tanto prezioso quanto meritato. Ai pianigiani, deve essere riconosciuto comunque il grande merito di averci creduto sino in fondo.
CREACO, E PASSA LA PAURA…Durante la prima frazione i locali esercitano una costante supremazia territoriale, schiacciando di fatto gli ospiti nella loro metà campo. Tra il 14′ ed il 24′, si contano quattro ghiotte occasioni fallite da Nicolò e Cangerì, che difettano in potenza e precisione da posizione ottimale. Il festival del gol mancato, l’Aurora lo prosegue al 27′ con La Rocca, che si vede strozzare in gola la gioia della rete, poiché il suo pallonetto si stampa sulla parte alta della traversa, a Ragusa ormai battuto. Di fronte ad un simile assedio tutto ci si aspetterebbe tranne che il vantaggio ospite. Che invece arriva al 41′. Molimen T., servito lungo l’out destro, in beata solitudine piazza la sfera nell’angolo più lontano, rendendo vana la disperata uscita di Veltre. L’episodio non sposta di una virgola l’inerzia del match, che vede sempre i reggini, protesi in avanti. Nicolò spedisce fuori dal cuore dell’area piccola, ma al 45′, su spiovente da calcio d’angolo,  Creaco sale in cielo e  rompe il sortilegio con un imperioso stacco aereo.
AURORA STRARIPANTE- Il secondo tempo prosegue sulla falsariga del primo. In pochi minuti, l’Aurora si divora l’impossibile con Livio Vazzana, Nicolò e Creaco. Al 11′ però, sempre sugli sviluppi di un corner, il numero quattro biancazzurro è il più lesto di tutti ad avventarsi su una pallone vagante, e ad infilare Ragusa all’angolino basso.  Sulle ali dell’entusiasmo i ragazzi di Minniti e Ferri arrotondano il punteggio.  Al 14′ Cangeri sfrutta alla perfezione l’invitante apertura lungo la fascia destra del neo-entrato Mallamo, e supera con freddezza Ragusa. L’Aurora è straripante, al 16′ Nicolò timbra il poker sfruttando l’invito del neo entrato Gattuso, susseguente ad un’efficace azione sulla destra del duo Mallamo-Cangeri.
ARTUSO SHOW- A questo punto i giochi sembrerebbero fatti, ma non è così. Il Rizziconi non molla di un centimetro, mentre l’Aurora deve fare i conti con la comprensibile stanchezza. Al 20′, dopo una concitata azione ai limiti dell’area, l’ottimo Artuso arpiona la sfera, ed una volta superati come birilli i difensori avversari, mette a sedere Veltre prima di appoggiare in rete. Al 23′ calcio di rigore per gli ospiti, accordato dal signor Critelli per un tocco di mano di Mallamo. Sul dischetto va proprio Artuso, il quale sceglie un complicato cucchiaio, graziando i padroni di casa. Nonostante il rigore fallito, il funambolico numero 7 ospite continua a fare la differenza, ed al 36′ scaglia un gran tiro che colpisce la base del palo. L’Aurora non ne ha più, Artuso invece si: sfondamento per vie centrali, avversari nuovamente fatti fuori in rapida successione e pallone in rete. Incredibile ma vero, siamo sul 4-3.
Arrivati a questo punto però, anche il Rizziconi si spegne, e le emozioni svaniscono improvvisamente. Il fischio finale, per l’Aurora è come una liberazione: gli spettri dei playout, potrebbero essersi allontanati una volta per tutte…
Pasquale Imbalzano
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