Autore di un campionato importante, che permette al club di guardare con motivato ottimismo alla conferma del sodalizio jonico in Serie D, il Roccella ha ritenuto opportuno chiarire la propria posizione in merito ad alcune piccole incomprensioni sorte tra la squadra (rea, nell’opinione di alcuni tifosi, di essersi intrattenuta troppo a lungo in un locale a ridosso della partita) ed una parte dei sostenitori. La gara in questione, peraltro, ha poi visto il Roccella offrire una prestazione di ottimo livello fermando l’Akragas. Ora, il club, pur riconoscendo che il gruppo non dovrà più ripetere alcune leggerezze, invita l’ambiente a continuare a far quadrato per un felice proseguimento del percorso sportivo intrapreso.
Di seguito, la nota integrale diffusa dal Roccella.
La vicenda che la scorsa settimana ha visto protagonisti i ns giocatori ha sollevato polemiche sproporzionate rispetto alla reale portata degli eventi.
I nostri ragazzi, con superficiale ingenuità, intrattenendosi al ristorante e partecipando all’evento che era stato organizzato per l’occasione, hanno in verità mancato di osservare le disposizioni contenute nel “Decalogo” stilato dalla Società che, all’inizio della stagione, hanno accettato e si sono impegnati a rispettare.
Derogare agli orari previsti dal “Decalogo”, infatti, è previsto che possa avvenire solo in via del tutto eccezionale e previa espressa autorizzazione da parte della Società, autorizzazione che i ragazzi non hanno richiesto e, di conseguenza, non hanno ottenuto.
Non critichiamo il fatto che abbiano trascorso una serata in allegria, visto che ci sembra assai importante che i ns giocatori facciano “gruppo” anche al di fuori del campo; dobbiamo però registrare che una violazione delle regole c’è stata perché si è trattato di una sortita non autorizzata.
I ragazzi, così facendo, si sono esposti alle critiche di quanti hanno giudicato inopportuna la partecipazione alla cena in questione a ridosso della importante gara di domenica scorsa.
I giocatori, d’altra parte, sanno benissimo che pretendiamo da loro un comportamento corretto, oltre che in campo, anche nella vita di tutti i giorni e sanno, altrettanto bene, di essere esposti al giudizio dei tifosi che li conoscono (e li riconoscono dovunque si trovino) e che pretendono da loro sempre il massimo.
Sono i piccoli inconvenienti che la popolarità comporta.
Sarebbe stato comunque sufficiente, all’esito della gara di domenica, vista l’ottima prestazione profusa, salutare il pubblico che applaudiva per seppellire definitivamente le critiche e suggellare il rapporto che lega la squadra ai suoi tifosi.
Così non è stato ed il comportamento dei giocatori deve essere stigmatizzato.
Non intendiamo criminalizzare nessuno, ma un fermo richiamo al rispetto delle regole e delle norme di buona educazione è necessario.
Per il futuro, i giocatori vorranno ripristinare un corretto rapporto con i tifosi perché siamo convinti che solo “uniti” – pubblico e squadra – si possono ottenere buoni risultati.
La Società sorveglierà affinché episodi del genere non abbiano a ripetersi in futuro.
Qualora lo ritenessimo necessario, faremo scattare anche le dovute sanzioni.
Rinnoviamo nell’occasione l’invito – contenuto nell’audio-messaggio che viene diffuso prima delle gare casalinghe – rivolto ai tifosi: “Sosteniamo in ns ragazzi anche quando sbagliano”.
La dirigenza
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