Parole d’ordine trasparenza, sia dentro il campo che fuori dal campo. In vista del rush finale del girone reggino di Terza Categoria, che vede la sua squadra inserita tra le pretendenti alla vittoria finale, il Presidente del Rhegium City Antonino Romeo interviene ai microfoni di Reggionelpallone.it, per chiedere la massima regolarità . “Siamo alle battute finali di un torneo entusiasmante- esordisce Romeo-, che vede almeno tre compagini in lotta per il primo posto. Proprio per questo motivo, la società che rappresento chiede fin da ora la massima collaborazione da parte degli organi preposti, affinché queste ultime sei giornate non siano macchiate da nessun tipo di sospetto né di ombra. Sia chiaro, non voglio attaccare nessuno né lanciare alcun tipo di accusa, solo accendere i riflettori su quello che deve essere un trionfo dello sport e del calcio pulito. Il Rhegium, con la collaborazione di altre società , ha voluto dare un contributo importante al movimento attraverso l’iniziativa ‘Nonsciarriamundichiù’, ma anche le Istituzioni, attraverso un’opera di vigilanza e certezza delle regole, devono fare la loro parte. Sono certo che sarà così, altrimenti vorrà dire che rischiamo di fare tutti un buco nell’acqua...”.
Restando in tema di certezza delle regole, Romeo si pone degli interrogativi. “Spesso e volentieri– prosegue il massimo dirigente-, nei comunicati relativi a squalifiche leggo di risse tra calciatori. Ripeto e sottolineo, non voglio attaccare nessuno, però mi chiedo come mai da un lato si parla di rissa in campo, e dall’altra non si vede alcun provvedimento verso nessun tesserato del club che ha dato luogo alla rissa in questione. Come è possibile parlare di rissa, e poi non comminare alcun tipo di squalifica? Se davvero c’è stata una rissa tra uno o più giocatori, come si fa a ridurre il tutto ad una multa di poche decine di euro nei confronti di questo o di quel club?”.
Gli interrogativi, più che comprensibili, lasciano subito dopo spazio ad una precisazione. “A volte- conclude-, si nomina l’iniziativa ‘Nonsciarriamundichiù’ con poca cognizione di causa. Leggo di società accusate di aver partecipato a questo progetto, per poi finire nel mirino del Giudice Sportivo. A questo punto, desumo che molti non hanno capito cosa significhi ‘Nonsciarriamundichiù’. Con questo motto, stiamo portando avanti una battaglia per far si che non ci siano più episodi di violenza, che i campionati minori finiscano solo sulle pagine sportive e non su quelle di cronaca, che ci sia piena collaborazione e rispetto tra giocatori, società e guardalinee. Tutto questo però, non vuol dire eliminare il sano agonismo, non vuol dire che non ci possano essere proteste civili quando si crede di ricevere un torto. Infine, vorrei anche evidenziare che il Rhegium City è orgoglioso di avere più società inserite in questa iniziativa, ma questo non significa che può vigilare sulla condotta tenuta dalle stesse, né può e deve essere ritenuto responsabile dei comportamenti altrui“.
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