I titoli di coda si avvicinano. In amaranto le pagine più belle della lunga carriera di Emiliano Bonazzoli. Il sipario, secondo il diretto interessato, potrebbe arrivare il prossimo giugno: “Al termine della stagione deciderò. Ancora da giocatore o in altra veste, mi piacerebbe tornare all’estero per una nuova esperienza. Ancora ho la testa da calciatore, ma al massimo giocherò per un altro campionato“. Sceso in serie D con la maglia dell’Este per una scelta di vita, Bonazzoli è alle prese con una stagione complicata, tra problemi fisici e una lunga squalifica: “Ho preferito rimuovere l’episodio delle 10 giornate di squalifica, incredibile l’accusa di razzismo che mi è stata mossa, stavo semplicemente imprecando, non ce l’avevo con nessuno se non con me stesso. Ho avuto diversi problemi fisici, spero di trovare continuità in questa ultima parte di campionato. Puntiamo alla promozione in Lega Pro ma sarà durissima“.
La Reggina attuale sembra avere la forza per tentare la risalita, dopo un 2014 da incubo: “La seguo con affetto, ho visto della vittoria in rimonta con il Lecce e la restituzione dei 4 punti che hanno portato morale e fiducia. Adesso la salvezza è davvero possibile, grazie anche al ritorno di ex compagni come Belardi e Cirillo“. L’esperienza è fondamentale per provare a portare in salvo una barca alla deriva sino a qualche settimana fa: “Probabilmente l’organico allestito era troppo giovane, ho capito direttamente il primo anno di Atzori quanto sia importante avere un gruppo solido e uno spogliatoio unito. Se si creano fazioni e ognuno rema per fatti propri, non si va da nessuna parte”.
Proprio la solidità del gruppo è mancata nell’ultimo tratto di viaggio in maglia amaranto: “Non siamo riusciti a ricreare la stessa armonia, e i risultati purtroppo non sono arrivati. Adesso invece sembra cosi, è troppo importante per la Reggina riuscire a guadagnare la salvezza“. Chiusa non nel migliore dei modi l’avventura in amaranto. Entrato dalla porta principale e protagonista di pagine importanti, Bonazzoli è uscito mestamente dal retro…: “Mio rapporto con la società ? Preferisco parlare di altro, dalla mia partenza le cose non sono andate bene (il riferimento è alla questione dell’incentivo all’esodo, ancora non risolta. ndr). Ricordo con piacere la città e i tifosi, che hanno sempre dimostrato di avere la maglia amaranto sul cuore. Dovessi incontrare o sentire Foti? Un saluto non si nega a nessuno, preferisco però ricordarlo ai tempi della serie A”.
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