Niente rescissione, niente cessione in extremis. David Di Michele è ancora un giocatore della Reggina. Resta solo da valutare se continuerà la situazione da “separati in casa”, oppure le parti potranno valutare la possibilità di un reintegro che per certi versi avrebbe del clamoroso. La recente storia tra l’attaccante di Guidonia ed i colori amaranto, assomiglia ad un flipper impazzito. Confermato capitano, per poi subire l’esclusione punitiva alla vigilia della trasferta di Melfi. Tornato per il testa-coda contro la Salernitana, salvo finire nuovamente ai margini nel giro di un’altra manciata di giorni. Nel conto, va messo anche un rendimento non certo esaltante (reso ancor più problematico dall’infortunio al menisco, che lo ha costretto ai box per circa un mese) ed il gol letteralmente divorato contro l’Aversa Normanna, proprio sui titoli di coda.
“Di Michele ha chiesto la rescissione, dopodomani lo incontrerò a Roma per definire il tutto“. Aveva detto Foti nell’infuocato post-gara di Reggina-Benevento. Da parte del diretto interessato nessuna smentita ufficiale, solo un improvviso rientro al Sant’Agata, dove continua ad allenarsi con i fuori rosa.
E adesso? Come dicevamo prima, è difficile prevedere quali possono essere gli scenari futuri. Se però si dovesse scegliere la strada del reintegro, bisognerebbe spiegare alcune cose alla gente. Bisognerebbe spiegare perchè un calciatore così rappresentativo è finito ai margini assieme ad un manipolo di ragazzini. Perchè un elemento della sua esperienza non è riuscito a dare una mano, affinchè si creasse un gruppo solido e motivato. Insomma, la parola d’ordine dovrebbe essere una sola: chiarezza. Solo a quel punto, si potrebbe ripartire insieme, sperando di (ri)trovare dentro casa, l’arma in più che non è arrivata dal mercato. David Di Michele come calciatore ha fatto innamorare il popolo amaranto. Come capitano, inutile girarci intorno, ha deluso. Reggio non accetterebbe le minestre riscaldate, ma sarebbe disposta a perdonare, di fronte ad una nuova storia d’amore…
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