Puntata di assoluto prestigio, quella odierna di Fuorigioco, adesso in diretta su Reggio TV. Ospiti di Andrea Ripepi e Federico Lamberti, le due bandiere amaranto Emanuele Belardi e Bruno Cirillo. Oltre loro, presente il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.
La puntata si apre con un breve commento sul mercato. Incalzato su Insigne, Belardi riassume in poche parole il suo pensiero in modo chiaro, inequivocabile, durissimo. “Insigne? Non lo conosco. Non so chi sia e non voglio parlarne oltre”.
Gli fa eco Bruno Cirillo, seduto al suo fianco, che dopo aver spiegato la sua posizione sul tema nel dopo gara di Reggina-Lecce (Ascolta QUI le sue parole), aggiunge. “Pazienza, andremo avanti. Ci salveremo ugualmente”.
La discussione continua con l’analisi della vittoria di Lecce, guardando al futuro e a quali sono i prossimi obiettivi. Prima Belardi: “Inizia un nuovo campionato, e la vittoria di sabato lo dimostra. Abbiamo conseguito i tre punti lottando da grande gruppo. Alberti sta lavorando bene dal punto di vista psicologico, soprattutto con i più giovani. La Reggina non merita ciò, soprattutto per la città”. Segue a ruota Cirillo: “L’importante è mettere in campo lo spirito giusto e ragionare partita dopo partita. Cosa non è andato nel derby? Abbiamo iniziato bene nel primo tempo, il gol ad inizio secondo tempo, purtroppo, ci ha tagliato le gambe. A Messina non sono sceso in campo perché non giocavo dal 14 dicembre e avevo pochi allenamenti. Sarei potuto entrare a dare una mano se il risultato fosse stato equilibrato, ma con 3 gol di svantaggio, abbiamo deciso col mister di non rischiare. L’importante è comunque pensare al futuro e alla gara di Barletta, dove andremo a battagliare. Pensare al passato non serve”.
La conversazione si sposta su un loro possibile ritiro a giugno. Belardi è categorico: “A giugno smetterò sicuramente. Già erano queste le intenzioni, visto che ho anche rifiutato un’offerta dalla B, ma la chiamata del Presidente mi ha convinto. Subito dopo anche Bruno, preoccupato dei risultati della Reggina quando eravamo in India, ha deciso di tornare a dare una mano”. Successivamente, piccola precisazione di Cirillo: “Non siamo venuti qua per fare gli azionisti o scegliere i calciatori da comprare, ma per dare una mano alla squadra. E’ bene mettere una pietra sopra a queste voci che si sono succedute al nostro arrivo”.
Belardi molto deciso anche sui giovani: “Oggi hanno alcune difficoltà: scappano ai primi problemi e non si fa così. Questi ragazzi hanno la fortuna di giocare a 16 anni in prima squadra. Io mi ricordo quando ero qua giovanissimo, insieme a Perrotta, Lanna e Peccarisi. Cirillo è un pò più diplomatico: “Questi ragazzi hanno grandi responsabilità, ma è normale se giochi a Reggio. Non è una squadra qualunque, ma la Reggina”.
La discussione passa a temi extra Reggina: “La situazione economica del calcio Europeo è cambiata. Anche in Grecia ci sono tanti problemi, e si sa che senza soldi il livello si abbassa. Secondo me, a parte Spagna, Germania e Inghilterra, il livello degli altri campionati è sceso”.
La conclusione è sul post Reggina. Belardi è chiaro: “Non ho pazienza per fare l’allenatore, ma mi piace lavorare coi giovani”. Cirillo è un po’ più indeciso: “Anch’io credo di smettere a giugno, ben consapevole che è bello finire la carriera dove l’ho iniziata”. Infine un saluto ai tifosi reggini: “Vogliamo ancora chiedere scusa per il derby, promettendo di stare uniti, perché è solo così che si può andare avanti, lasciando stare il passato” .
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