Scacciare la paura di un deja-vù. Dodici mesi fa una Reggina fresca di Centenario sperava in una rimonta salvezza, il giovane Pambou tra i protagonisti di un’illusione presto svanita. Diversa la categoria e la quasi totalità degli interpreti, Giacchetta spera in un esito diverso: “Non dobbiamo dimenticarci dove eravamo appena sei giorni fa, prima della gara con il Martina Franca. Sono arrivati quattro punti in due gare ma la strada è ancora lunghissima, bisognerà soffrire e lottare sino all’ultima giornata“. Un gruppo che sembrava già condannato ha cambiato pelle proprio quando l’emergenza sembrava poter vestire i panni del boia: “La squadra ha dato un segnale forte. Chi è rimasto ha preso coscienza e maggiori responsabilità , i diversi giovani utilizzati si sono fatti trovare pronti e hanno messo in mostra qualità importanti. Alberti ha dovuto fare ricorso a giocatori classe ’97 e ’98, sono il nostro orgoglio”.
La battaglia è appena iniziata. Sarà un percorso a ostacoli quello che attende la Reggina nel girone di ritorno, una prima risposta confortante incoraggia il dirigente amaranto: “La squadra ha dimostrato che con cuore e anima si possono ottenere risultati anche contro avversari più attrezzati. Cosa è cambiato principalmente? Il gruppo si è spogliato di ogni presunzione, era quella la ‘malattia’ che lo affliggeva da diversi mesi. Sono servite scelte coraggiose della società e di mister Alberti, i primi frutti sono arrivati“. Kovacsik e Armellino tra i giocatori che hanno guidato il gruppo di giovani con prestazioni che raramente si erano viste in precedenza: “Adam ha qualità superiori rispetto a quelle mostrate sinora, non ha ancora espresso tutto il suo potenziale, che è da categoria superiore. Armellino ha fatto molto bene in un ruolo non suo, coadiuvato in modo egregio da Di Lorenzo”.Â
Giacchetta sottolinea i meriti di Alberti, arrivato in una situazione quasi disperata: “E’ stato bravo ad azzerare tutto e far partire i giocatori sullo stesso piano, credo gli sia servita l’esperienza di Bari. Finalmente si è vista una squadra con carattere, le scelte del tecnico sono serene e lucide“. Il gruppo a disposizione del tecnico amaranto va rinforzato, gli innesti sinora hanno interessato solo il reparto difensivo: “Stiamo lavorando per riuscire a completare l’organico con centrocampisti e attaccanti, ci sono delle lacune che vogliamo colmare ma non sarà semplice“. Nessuna novità imminente riguardo le probabili partenze di Rizzo, Dall’Oglio,  si attende di capire anche il destino di Insigne: “Ci sono alcuni giocatori che hanno mostrato insofferenza e voglia di accasarsi altrove, Rizzo piace in B ma ancora non c’è stato nulla di concreto. La situazione è più incombente per loro che per la società “.
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