La pazienza è finita, adesso è tempo della protesta. Il Real Gioia, stanco di rimanere senza campo, nella serata di ieri si è allenato di fronte al Comune di Gioia Tauro, per manifestare tutto il proprio dissenso in merito a questa vicenda. Di seguito, l’articolo del collega ed amico Fernando Rotolo, per conto di gioiasport.com.
La prima volta non si scorda mai. Il Real Gioia questa sera si è allenato di fronte al Comune di Gioia Tauro, nel piazzale antistante l’ingresso di via Trento. Lo sfogo del tecnico gioiese Pino Ficarra, preannunciato sull’emittente radiofonica Universo Dilettanti, è stato messo in atto; d’altronde la formazione rossoblù del presidente Enzo Ritrovato, così come la Marines, non ha a disposizione un campo dove poter giocare e soprattutto allenarsi. I lavori di rifacimento del Cesare Giordano non sono praticamente iniziati, nonostante una ruspa mercoledì scorso abbia fatto pensare i più ottimisti che finalmente il dado fosse tratto. In realtà , e leggendo anche la posizione del Commissario Raffaele Ruberto che ha diramato nei giorni scorsi un comunicato stampa, l’inizio dei lavori non sarebbe così imminente: «Riguardo ai ritardi nell’esecuzione dei lavori al campo Cesare Giordano – si legge nel comunicato del Commissario – essi sono dovuti ad un adeguamento progettuale a costo zero finalizzato al miglioramento del sottofondo del terreno di gioco. La variante progettuale, purtroppo, è ancora in attesa dell’approvazione della Lega Nazionale Dilettanti». I tempi potrebbero essere ancora lunghi ed a pagarne dazio sono le società dilettantistiche Real Gioia e Marines, non senza dimenticare le Scuole Calcio e le altre società presenti nel territorio gioiese.
(integralmente tratto da gioiasport-www.gioiasport.com)
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