Pensate ad una big del calcio italiano, che ad una sola giornata dalla fine del girone d’andata lotti per non retrocedere in B, con un punto di vantaggio sull’ultima in classifica. Più che scontato immaginare fischi assordanti, contestazioni, allenatori esonerati e presidenti invitati a lasciare la guida del club. Funziona così, in gran parte d’Europa e del Mondo. Funziona così quasi dappertutto, tranne che in poche isole felici, laddove l’amore per i colori va oltre ogni cosa. Dortmund, è una di queste isole felici. Di quel meraviglioso Borussia che segnava caterve di gol, alzava trofei e sfiorava la vittoria della Champion’s League, oggi non è rimasta che l’ombra. Penultimo posto nella Bundesliga, nonostante la prodezza di Ciro Immobile il ritorno alla vittoria è sfumato anche ieri, nel match contro il Wolsfburg (2-2 il punteggio finale). Il Borussia Dortmund dunque, in campo è tornato ad essere piccolo piccolo. In campo, ma non sugli spalti, dove la “marea giallonera” continua a mettere i brividi, a lasciare a bocca aperta.
Nella Curva lato Nord, occupata dai supporters tedeschi, i risultati e le classifiche passano in secondo piano. Una partecipazione numerica ed un tifo da pelle d’oca, ammirati anche ieri sera. Ma soprattutto, un attaccamento senza eguali: a fine partita infatti, Mister Klopp e tutti i suoi ragazzi sono stati chiamati sotto il tempio del tifo giallonero: nessun fischio, nessun mugugno, ma solo un’autentica ovazione ed un lunghissimo applauso scrosciante. Altro che rischio retrocessione, sembrava che il Borussia avesse appena vinto un altro titolo!
Forse, quella gente non ha dimenticato. Non ha dimenticato cosa sono riusciti a fare Klopp ed i suoi ragazzi nelle scorse stagioni. Non ha dimenticato il coraggio e la forza delle idee di un club che sembrava sepolto dai debiti, salvo risalire la china anno dopo anno, vittoria dopo vittoria, con calciatori semi-sconosciuti diventati presto campioni appetiti da tutta Europa. Chiamatela cultura della passione popolare, o più semplicemente gratitudine, fatto sta che a Dortmund il tempo si è fermato, e grazie alla sua “marea” il Borussia non perderà mai per davvero…
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