CHELSEA&CITY INARRESTABILI – Il sabato d’Inghilterra parte subito forte: alle 16 in campo il Chelsea e il Manchester City. I blues di Londra controllano la partita da grande squadra e con un gol per tempo mettono senza fatica il bavaglio al piccolo Hull City. Troppo forte la formazione di Mourinho che è riuscito a costruire, rimanendo in attivo di bilancio, una rosa che pratica un gioco che si può definire totale: fisico, tecnico, veloce e feroce. Non c’è storia. Il City si presenta a Leicester dopo la rinfrancante vittoria di Roma, ma fatica non poco a portare a casa il risultato contro l’ultima in classifica. Ci riesce grazie a un gol da opportunista consumato di Frank Lampard su assist di un Nasri in stato di grazia. Doveroso menzionare anche Cambiasso che a 34 anni risulta ancora in grado di fare la differenza contro i campioni in carica d’Inghilterra.
RESURREZIONE GUNNERS – Il posticipo delle 18:30 è riservato ad Arsenal-Newcastle: 4 -1 il risultato finale per i ragazzi di Wenger che, nonostante arrivassero con ben 3 sconfitte sul groppone nelle ultime 5 partite e una lista di infortunati da fare invidia ad un battaglione in guerra, bombardano la difesa dei bianconeri del Nord Inghilterra per tutta la durata della gara. Davvero deludente la prestazione del Newcastle che si presentava all’Emirates dopo la clamorosa vittoria casalinga del turno precedente contro il Chelsea.
NORTH WEST DERBY – Domenica all’ora di pranzo si è giocato il vero big-match della settimana: Manchester United-Liverpool. La sfida tra le due società più vincenti del calcio d’oltre manica si chiude con un sonoro 3-0 per i diavoli rossi. Il punteggio non deve ingannare in quanto se la casella dei gol segnati dal Liverpool è rimasta ferma sullo zero, lo si deve unicamente a un De Gea mostruoso che para tutto quello che gli viene tirato contro. Dopo le figuracce di inizio campionato, Van Gaal sembra aver trovato la quadratura del cerchio con un sistema di gioco magari meno bello da vedere, ma finalmente concreto. Le 6 vittorie consecutive lo testimoniano. Il Liverpool di quest’anno invece non riesce a ritrovare la verve, la freschezza e l’imprevedibilità dell’anno passato. Gli infortuni pesano, Balotelli non è Suarez, ma è chiaro che si è rotto qualcosa nell’ambiente Reds.
A PICCO – In caduta libera il Southampton di Pellè che, con la sconfitta per 1-0 di Burnley, racimola la tristezza di 1 punto nelle ultime 5 partite. Certo, tre sconfitte sono arrivate contro City, Arsenal e United, ma dopo una partenza di Premier League così travolgente ci si aspettava di meglio.
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