Nel sito dedicato, scovato dalla rete prima della presentazione ufficiale da parte della Reggina, nella sezione occupata dal testo attraverso il quale la società spiega le ragioni della proposta dell’azionariato popolare, il capoverso conclusivo ruba la scena.
Queste le parole della Reggina su “azioniregginacalcio.com”
“L’azionariato popolare della Reggina ci conduce verso una prospettiva straordinaria: lo stadio di proprietà , la riqualificazione dell’area del Granillo, una grande occasione di apertura per la nostra comunità e per la nostra città , i progetti già in cantiere e quelli che saranno realizzati in futuro, portando operazioni vantaggiose per la Società , di cui tutti saremo azionisti”.
Nonostante l’ultimo posto in classifica in Lega Pro, la grave crisi economica superata (?) solo pochi mesi fa quando la Reggina ha rischiato di non esser iscritta al campionato ed il momento di grande nervosismo (eufemismo) della tifoseria con pochissimi precedenti nella storia recente e remota, la società con una scelta quantomeno coraggiosa rende noto di volersi lanciare oltre con progetti decisamente ambiziosi.
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