E’ il giorno di Alessandro Erra, presentato ufficialmente agli organi dell’informazione locale. Dopo avere sostenuto la prima seduta di allenamento stagionale, il nuovo allenatore dell’Hinterreggio, insieme al presidente Pellicanò, è intervenuto in conferza stampa. “Dopo alcuni problemi di natura burocratica, il giorno che tutti aspettavamo è finalmente arrivato. Vedo tanto entusiasmo da parte dei giornalisti e ne vedo altrettanto all’interno della società. Abbiamo preso un ottimo allenatore e stiamo allestendo una valida squadra che speriamo possa consentirci di fare bene, magari come accaduto due anni fa”.
VOGLIA DI FAR BENE – “Ci tengo anzitutto a precisare che erano state scritte delle inesattezze. Io avevo trovato l’accordo con la società da circa un mese, sulla parola e la parola per me vale più di qualsiasi contratto scritto. Analizzando i nuovi arrivi, ci sono stati alcuni giocatori che ho avuto alle mie dipendenze ed altri invece esperti come Benincasa e Ginobili (ancora non ufficiale, ndr) che non hanno bisogno di presentazioni. C’è tanta volontà per fare un qualcosa di serio. Inutile fare proclami e pronostici inopportuni a luglio ed è ovvio che ogni campionato ha una storia a se. Lavoreremo dando il massimo e guarderemo al breve periodo”.
LOTTARE COL CUORE – “Sembrerà scontato, ma voglio una squadra che dia il cuore. Negli ultimi anni sono state queste le prerogative delle mie squadre. Con la Gelbison abbiamo sovvertiti i pronostici. Alla fine è sempre il campo a parlare. Dovrò essere bravo a far diventare questo gruppo una squadra. Si, l’amalgama è al momento è un ostacolo da dover superare, visti i tanti innesti. Penso però che quando un calciatore ti da la propria disponibilità, col tempo si può trovare l’assetto giusto. Questo è un campionato particolare e posso dire che ogni anno i pronostici, puntualmente, non vengono rispettati. Ho smesso quindi di ipotizzare e vivo il presente. Gli under? Sono flessibile e credo che se un giovane vale, può giocare ovunque”.
A REGGIO FORTEMENTE VOLUTO – “Savoia? Appena era terminato lo scorso campionato, il Savoia mi aveva contatto ed avevamo trovato un’intesa. Poco dopo sono però cambiati gli scenari societari e si è ritenuto opportuno prendere strade diverse. Ho avuto altre richieste come Cavese e Cosenza seppure l’Hinterreggio mi ha convinto maggiormente, vista la voglia del presidente e del direttore di avermi qui”.
A conclusione il presidente Pellicanò ha dato uno sguardo al passato per annunciare il prossimo futuro: “Nonostante la retrocessione, per altro non diretta, possiamo dire che è stata una bellissima esperienza che ci servirà per il futuro e dalla quale usciamo più forti di prima. Vogliamo immaginare un futuro roseo nonostante le enormi difficoltà oggettive e per tanto pensiamo sia il caso di partire con un programma ben preciso e fissarsi un traguardo da raggiungere senza fretta, ma lavorando al massimo di giorno in giorno con il nostro entusiasmo”.
Fabrizio Cantarella -reggionelpallone.it-
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