Il mercato della fantasia. Il campionato cadetto riflette le difficoltà economiche italiane, non solo sportivo. Difficile aspettarsi colpi sensazionali, a tenere banco sono soprattutto da prestiti e scambi. Fondamentale aggrapparsi all’esperienza di chi, da decenni, è abituato a divincolarsi nelle paludose acque del calciomercato. Rino Foschi, direttore sportivo dei romagnoli, si ritiene soddisfatto sinora del mercato condotto: “Abbiamo preso giocatori di qualità , rispettando il budget societario. Noi tra le società più attive ? Non è semplice muoversi sul mercato, serve intelligenza: speriamo di aver indovinato le scelte effettuate”.
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Volta (di ritorno), Renzetti e Camporese in difesa, Nadarevic, De Feudis e il giovane Alhassan a centrocampo, all’appello manca giusto qualche ritocco: “Vogliamo valutare con calma, un centrocampista centrale e un attaccante dovrebbero arrivare, ma può darsi che ci muoveremo ad agosto inoltrato. Adesso siamo concentrati sulle uscite, il gruppo è troppo numeroso e deve essere sfoltito”. Il ritiro agli ordini di Bisoli è appena iniziato, la parola d’ordine è dimenticare quanto successo nello scorso campionato: “Abbiamo sofferto troppo, le premesse iniziali erano altre. Il ritiro estivo è importante per effettuare una preparazione fisica adeguata e creare un gruppo compatti, fattori decisivi che determinano la buona riuscita o meno di una stagione. Obiettivi? Dopo i brividi della passata stagione, dico raggiungiamo il prima possibile i 50 punti, poi si vedrà . Bisogna tenere i piedi per terra, non ci faremo nessuna illusione perchè abbiamo vissuto sulla nostra pelle quanto può essere rischioso”.
pa.rom. – rnp
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