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Soltanto un anno fa, il duo Cosentino-Cozza festeggiava nel migliore dei modi l’esordio di un’affascinante avventura. Il primo all’esordio da Presidente, il secondo all’esordio da allenatore: una coppia vincente, capace di portare subito il Catanzaro in Prima Divisione di Lega Pro, a dispetto di una squadra costruita in fretta e furia, che fino ad agosto non sapeva nemmeno in che categoria avrebbe giocato. Il ‘novello’ Presidente fu subito rapito dall’ex fantasista della Reggina, al punto da affidargli ampi poteri anche in sede di costruzione dell’organico, ma soprattutto da prolungargli il contratto fino a giugno 2015.
La storia d’amore, sembrava dovesse ripetersi anche nella stagione da poco conclusa: Cozza sempre confermato a dispetto di un avvio molto difficile, mentre le ‘aquile’ iniziavano lentamente a riprendersi, scalando posizioni ed abbandonando la zona retrocessione. Nel girone di ritorno però, qualcosa si è rotto. I primi, inequivocabili segnali, si erano avuti all’indomani del ko interno col Perugia, quando il tecnico, presentatosi in sala stampa, era apparso su tutte le furie (“mi sono rotto i c…….., a giugno me ne vado“, aveva detto ai giornalisti presenti, lamentandosi anche per la mancanza di strutture in cui allenare i suoi). La fine della favola è arrivata da lì a breve, quando una nuova sconfitta caalinga, maturata stavolta ad opera del fanalino di coda Carrarese, fa sprofondare nuovamente il Catanzaro nelle sabbie mobili, a sole tre giornate dalla fine. Stavolta, niente prove d’appello: Cozza viene esonerato mentre Cosentino si trova fuori sede, a dare la notizia della decisione (avallata dal massimo dirigente), sono l’ad Pecora ed il ds Ortoli.
Fine della storia? No, non ancora. Ieri infatti, durante la quinta edizione del premio “Umbero Sacco”, il patron giallorosso ha avuto parole di fuoco nei confronti del suo ex allenatore. “Purtroppo non abbiamo più avuto possibilità di parlare- ha esordito Cosentino-. L’ho cercato ma mi ha risposto che se volevo parlare con lui dovevo rivolgermi al suo procuratore, Michele Ruggiero. Confesso di esserci rimasto molto male. Un intermediario aveva cercato di farci raggiungere un accordo per la rescissione del contratto. Avevo proposto 110mila euro e lo avrei liberato, ma Cozza ha risposto di volere tutti i soldi del contratto. Questo mi ha spezzato il cuore perché l’ho trattato come un figlio. Adesso per quanto mi riguarda resterà fermo due anni. Se vorrà allenare dovrà rinunciare ai soldi che avanza dal Catanzaro. Ha dimostrato di essere venale e mal consigliato“.
Giuseppe Cosentino e Ciccio Cozza: dall’amore all’odio, il passo a volte può essere infinitamente breve…
f.i.-rnp (fonte dichiarazioni Cosentino: uscatanzaro.net)
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