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Oltre 200 presenze in 7 campionati, 2 promozioni dalla C alla B. Massimo Mariotto, simbolo della Reggina anni ’80, da queste parti è uno dei giocatori più amati di sempre. L’attuale ds della Salernitana, in un’intervista rilasciata al sito granatissimi e ripresa da tuttolegapro, racconta l’annata appena conclusasi e rivela le proprie ambizioni future.
TRIONFO GRANATA- “E’stata una grande gioia poter vincere in una piazza prestigiosa come quella di Salerno, sapevamo di aver svolto in estate un certo tipo di lavoro e la società ci aveva chiesto di tornare in Prima Divisione e di allestire un organico di grande qualità . L’inizio non è stato dei migliori, qualche episodio non è andato a nostro favore e c’era un pò di comprensibile tensione, ma la cosa più bella è stata proprio superare queste difficoltà ed iniziare una cavalcata incredibile anche grazie agli innesti di Susini e Perrone, bravissimo a trovare da subito la ricetta giusta per risollevare le sorti della Salernitana“.
DIMISSIONI RESPINTE- “A settembre avevo rassegnato le mie dimissioni, la proprietà intese proseguire il rapporto con me e da quel momento in poi siamo ripartiti con ancora più carica e convinzione dei nostri mezzi, certo c’era tanto da lavorare,ma anche grazie al carattere dei calciatori più esperti siamo riusciti a tirarci fuori in breve tempo e nel modo migliore. E’chiaro che quando i risultati non arrivano sembra che tutti ti puntino il dito, la qualità che mi riconosco è quella di essere una persona molto equilibrata e che riesce a gestire anche le pressioni in un certo modo, di base è fondamentale aver la consapevolezza di aver operato in modo certosino e senza lasciare nulla al caso ed alla fine i risultati ci hanno dato ragione. Galderisi? A differenza di Perrone, che è stato bravissimo a porsi in modo equilibrato e ad intervenire laddove necessario, non è riuscito a scindere l’aspetto tecnico con quello emotivo, era troppo preso dalla voglia di far bene nella sua città e di vincere questo campionato. L’allenatore deve distaccarsi dal suo essere tifoso: a trascinarti ci pensa la curva Sud, lui doveva curare altri aspetti“.
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FUTURO- “Lotito e Mezzaroma si sono presi una settimana di riflessione per gettare le basi per la prossima stagione, personalmente posso dire che il mio desiderio sarebbe quello di restare a Salerno e di continuare a lavorare qua. Credo che, pur partendo da un’ottima base, sia necessario intervenire con almeno 8 calciatori: i giovani della Lazio, elementi validi per la categoria e non in avanti con gli anni e poi un paio di big come accaduto quest’anno- Guazzo, Molinari e Mancini?Sono tre ottimi giocatori, ma in questo periodo sono più i procuratori a contattare noi, mentre ai nostri big va riconosciuto il merito di essersi calati da subito nella realtà della categoria e della piazza, dovrò confrontare le mie idee con quelle della proprietà . Da Guazzo ho ricevuto un sms bellissimo, a conferma del clima di grande armonia nato tra tutte le componenti“.
rnp
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