{source}
{/source}
Â
Â
Penultima curva, ultimo atto al ‘Granillo’. La Reggina sabato ospiterà il Grosseto, i toscani giungeranno in Calabria con la motivazione di onorare il campionato, missione compiuta la scorsa settimana contro il Varese. Quanto successo al ‘Carlo Zecchini’ nell’ultima giornata deve essere il monito principale per Rizzato e compagni: sottovalutare l’avversario, e magari sbagliare l’approccio come troppe volte capitato nel corso della stagione, potrebbe avere conseguenze irreparabili. Serve ripartire dall’ultima mezz’ora di Cittadella: può mancare il gioco e l’ordine tra i reparti, ma non la rabbia di chi si vede sull’orlo del precipizio. Le assenze di Sarno e Comi limitano le scelte offensive di Pillon, si può puntare però sulla voglia di Campagnacci. L’importanza del gol realizzato sul campo del Cittadella, l’affetto smisurato dei compagni e la commozione di chi si sente nuovamente importante sono armi da sfruttare per colpire il fianco dei maremmani, magari già dal primo minuto.
Le parole di Foti e Pillon, a detta della squadra, hanno scosso lo spogliatoio tra il primo e il secondo tempo della gara con il Cittadella. La possibile svolta della stagione non ha quindi avuto radici tecnico-tattiche, ma umane. E’ un segnale incoraggiante in vista delle ultime gare: anche se con dei limiti strutturali evidenti, la Reggina è in grado di conquistare la salvezza diretta, il gruppo è unito e rema verso la stessa direzione. Una mano potrebbe darla il ‘Granillo’, migliorare la triste affluenza vistasi nel corso della stagione è un traguardo ipotizzabile. Novanta minuti di passione e poi si punterà lo sguardo sugli altri campi, in attesa dell’ultimo impegno in casa del Vicenza. Non è ancora tempo per riflessioni e critiche, quando calerà il sipario sulla stagione 2012-2013 si potranno evidenziare meriti e colpe, pregi e difetti. Interessa invece il filo che unisce società , squadra e città : battere il Grosseto, ottenere la permanenza nel campionato cadetto. Tirato un sospiro di sollievo, si potrà costruire il futuro ripensando agli errori del passato.
p.r. – rnp
Commenti