Dopo l’exploit delle gare iniziali, per il Catona è arrivato il momento di ritornare con i piedi per terra. La
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squadra di Barillà infatti, nelle ultime due gare è riuscita a raccogliere un solo punto, che potrebbe essere anche ben accolto dalla società biancoazzurra, considerando che si è trattato di due trasferte consecutive. Certo, se si considera che le ultime compagini affrontate (Paolana e San Lucido), non sono sembrate superiori ai biancazzurri, un po’ di amaro in bocca rimane, anche perchè, al di là delle occasioni non sfruttate, il gioco espresso dall’undici catonese è apparso a volte confusionario e macchinoso. Un’ulteriore analisi, la merita l’ultimo impegno disputato domenica scorsa: se a Paola un eventuale pareggio sarebbe stato ben accolto alla luce dell’andamento della gara, ad Amantea squadra e tecnico avrebbero potuto osare certamente maggiormente, lasciando nei tifosi la convinzione che, con un pizzico di convinzione in più, si sarebbe potuta portare a casa l’intera posta.
In ogni caso, le recriminazioni adesso devono essere messe da parte, anche perchè, nel calcio così come nella vita, i se ed i ma non portano a nulla. La speranza, è che queste gare siano servite per capire, una volta per tutte, che questa squadra non può prescindere dall’essere umile, compatta e vogliosa di lottare su ogni pallone, cosi come accaduto nelle prime gare di campionato. Adesso, il calendario mette di fronte due impegni piuttosto proibitivi, visto che domani al Santoro di Villa arriverà il Rende, mentre tra 7 giorni Dall’Arche e compagni si recheranno a Roccella. Per ribaltare i pronistici, così come successo all’esordio col Castrovillari, occorrerà davvero il miglior Catona…
Antonino De Luca-rnp
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