Quattro giorni di sciopero della fame, prima di convincersi a liberare le catene per far rientro a casa. Emanuele Pesoli, nella giornata di ieri, ha interrotto la clamorosa protesta, attuata davanti la sede della Figc dopo la squalifica di 3 anni inflittagli dalla Commissione Disciplinare, nell’ambito del secondo processo riguardante il calcioscommesse.
“Ho interrotto la mia protesta- ha dichiarato il 32 difensore all’Ansa- anche perchè mi ha chiamato nuovamente il vicepresidente della Federcalcio Demetrio Albertini, e mi ha manifestato la sua massima sensibilità . Nessuno dalla Procura federale o della Corte si è fatto vivo -così ho deciso di tornare a casa dai miei figli ed attendere l’incontro”.
Pesoli, squalificato per presunta combine inerente ad un Siena-Varese del 2011, dovrebbe incontrare i vertici della federazione verso venerdì mattina. Il calciatore, continua a chiedere un confronto diretto con Carobbio e Gervasoni, suoi accusatori.
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