Continua la sua battaglia Emanuele Pesoli. Il difensore del Verona è ancora incatenato davanti alla sede romana della Figc, queste le sue parole: “Io non chiedo di essere prosciolto, ma voglio difendermi davanti a questi due personaggi che mi accusano ingiustamente. Voglio avere la possibilità di rispondere alle domande e dire la mia verità a fianco del mio avvocato. E’ assurdo quello che mi sta succedendo, stanno rovinando la mia carriera fatta di duro lavoro e non ci sto”.
Pesoli ringrazia i suoi ex tifosi mentre risponde al presidente del Varese, Rosati: “A parte qualche tifoso del Varese che mi vuole bene, sono rimasto amareggiato dalle parole del presidente Rosati. Ha dichiarato che l’ho deluso e che per lui ero come un figlio, per lui sono colpevole ma non si può giudicare una persona che non ha fatto niente, queste parole mi hanno fatto davvero male”. Pesoli, adesso al Verona, ringrazia invece la sua attuale società: “Ho sentito il direttore sportivo Sean Sogliano e il direttore generale Giovanni Gardini. La società mi sta appoggiando nella maniera più assoluta dicendomi che mi aspetteranno”.
rnp
Commenti