Ricordi e lacrime, rabbia e speranza. Sensazioni contrapposte, che hanno finito quasi col rincorrersi tra loro, fino a rendere meravigliosamente intenso un sabato sera che di certo non sarà dimenticato da chi lo ha vissuto. Domenico Tortorici e Chiara Matalone: un amore pulito, la cui storia è stata spezzata dalla follia più becera. Nel loro nome, nel loro commoso ricordo, ieri sera a Salice è andato in scena il ‘Premio Domi & Chiara‘, organizzato dall’Associazione Nuova Solidarietà , in collaborazione con il Salice Calcio, il Comune di Reggio Calabria e l’Agesci di Catona. La manifestazione è stata ricondotta anche in ambito calcistico, visto che Domenico ha militato sia nel settore giovanile che nella prima squadra del Salice.
Sul tavolo dei relatori campeggia proprio la maglia numero 5 dello sfortunato ragazzo, mentre in alto, alle loro spalle, compare un’altra maglia con la scritta’ Ciao Domenico’, ed una bandiera con i colori neroverdi. A presentare la serata, introducendo i momenti più toccanti, è Francesco Scopellitii, in qualità sia di calciatore del Salice che di dirigente dell’Associazione Nuova Solidarietà “Era impossibile non volere bene a Domenico– dichiara-, così come è stato impossibile non affezionarci subito a Chiara. E’ proprio in loro nome che dobbiamo andare avanti, migliorandoci giorno dopo giorno e mettendo da parte qualsiasi contrasto ed incomprensione. Domy e Chiara ci hanno lasciato un esempio di vita, e noi abbiamo il compito di onorali giorno dopo giorno. Ringrazio le famiglie, che ci hanno cosentito tutto questo senza fai marci sentire invadenti“. La voce è rotta dall’emozione, così come del resto quella di tutti gli altri relatori. “Di fronte a certe tragedie– spiega Fortunato Scopelliti, padre di Francesco e Presidente di Nuova Solidarietà - ci troviamo di fronte a mille domande, ed a volte andare avanti non è facile. Sarà la storia a dire cosa riuscirà a fare la nostra associazione, ma di sicuro, affinchè si crei una società migliore ci vuole l’aiuto e l’appoggio di tutti. Il nostro operato non basta, se non si agisce in sinergia con altre realtà , quali scuole o agenzie educative“.
Nel frattempo, scorrono i video di Domy e Chiara. Un gruppo di ragazzine piange a dirotto, mentre tanta altra gente, pur riuscendo a soffocare le lacrime, non può nascondere gli occhi lucidi. A rompere ‘il silenzio assordante’ delle lacrime, è Don Simone. parroco di Salice. “Questa non deve essere solamente la serata del dolore, ma anche e soprattutto un momento di speranza. Ringrazio tutti voi, che non vi siete limitati a rendere possibile un momento bello, ma siete andati oltre, rendendo bello un momento possibile“. Le frasi ed i pensieri dedicati a Domenico, si susseguono: “Il tuo nome per sempre nella storia di questa maglia‘, recita una scritta che compare sul pannello-video. Un altro omaggio a Chiara invece, viene dalle parole di Pietro Cilione, rappresentante degli scout di Catona, di cui la ragazza faceva parte. “Quando ho appreso la notizia da una ragazza del mio staff, fino all’ultimo ho sperato che si trattasse di un bruttissimo scherzo. Non ci sono parole per descrivere quello che abbiamo provato e che stiamo provando tutt’ora, ma a darci forza deve essere quello splendido sorriso, con cui Chiara riempiva e continuerà a riempire i nostri cuori“.
Di sicuro, il premio Domy e Chiara non si fermerà alla prima edizione: a prometterlo, è l’assessore alle attività produttive, Paolo Anghelone. “Rappresentare il Comune in una serata del genere, è per me un’emozione enorme. Oggi rendiamo omaggio a due ragazzi il cui esempio non verrà mai cancellato, da domani invece, penseremo alle prossime edizioni, con la promessa che il premio Domy e Chiara avrà sempre più risalto e prestigio. Tra le ipotesi che potremmo prendere in condiderazione, c’è quella di istituire una borsa di studio col loro nome”.
In chiusura, i premi consegnati ad Hinterreggio, Catona, Virtus Villese e Pro Reggina, direttamente dai familiari dei due ragazzi. Quattro squadre, quattro splendide cavalcate vincenti che hanno dato lustro allo sport di casa nostra. I veri protagonisti però, ieri erano due ragazzi di nome Domenico e Chiara, i quali ci hanno fatto ricordare che non sappiamo dove vanno coloro che ci lasciano, ma sappiamo dove restano…
* DA PARTE DI REGGIONELPALLONE, UN GRAZIE INFINITE A TUTTI GLI ORGANIZZATORI DELLA MANIFESTAZIONE, I QUALI CI HANNO CONCESSO IL PRIVILEGIO DI PARTECIPARE AD UNA SERATA CHE PORTEREMO SEMPRE CON NOI, CUSTODENDOLA GELOSAMENTE.
Ferdinando Ielasi-rnp
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