‘Panchine emergenti’: Paolo Quartuccio, da Criniti ai fratelli Filippini

Un reggino ‘trapiantato’ al nord, che nonostante

 

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i soli 33 anni, sta già facendo parlare di sè a livello di settore giovanile. Paolo Quartuccio, dopo aver appeso le scarpe al cihiodo (in carriera, da segnalare le esperienze con le maglie di Rosarnese, Paganese, Gallina e Gallicese), ha deciso di intraprendere subito l’avventura da allenatore. “Ho iniziato a muovere i primi passi nella provincia bresciana– dichiara il mister a Reggionelpallone.it-, vivendo una splendida esperienza con le giovanili del Rodengo. Subito dopo, hi ricevuto la chiamata del Montichiari, per fare da vice a Totò Criniti negli Allievi: lavorare con lui è stato davvero entusiasmante, e anche da questa esperienza ho imparato molto“.

Da spalla dell’indimenticato ex fantasista della Reggina, a protagonista assoluto: nel novembre 2011 infatti, Quartuccio assume direttamente il comando degli Allievi rossoblù, compiendo un mezzo miracolo. “Una volta che Totò è diventato allenatore della prima squadra- prosegue- la società ha deciso di affidare a me la conduzione degli Allievi. Devo dire che i risultati sono stati davvero ottimi, e forse siamo andati addirittura oltre le previsioni, mancando per un solo punto la qualificazione alla fase finale, che in pratica ci avrebbe consentito di lottare per lo scudetto. Rammarico per l’obiettivo sfumato? Direi che in questo caso, più che il rammarico, prevale l’orgoglio per ciò che siamo riusciti a fare“.

Il lavoro del giovanissimo tecnico reggino, che nel frattempo ha conseguito l’abilitazione di allenatore di base al corso Uefa B svoltosi a Bergamo, non passa inosservato. Dopo Totò Criniti, nel destino di Quartuccio entrano i fratelli Filippini: Emanuele, responsabile del settore giovanile del Feralpi Salò, lo chiama per affidargli il ruolo di vice della Beretti, allenata da Antonio. “Ho accettato con entusiasmo, convinto di poter continuare a fare bene. L’obiettivo è quello di dare una mano ad Antonio Filippini, facendo maturare i ragazzi a disposizione e lanciando qualche elemento in prima squadra. Stiamo allestendo una squadra più giovane rispetto all’età media, ma sono molto fiducioso“.

Avanti con la linea verde, dunque: i ‘grandi’, possono attendere. “Adoro lavorare con i giovani, anche perchè a questi livelli si può praticare maggiormente il calcio che piace a me: tanto contatto col pallone, unito alla massima libertà ed alla totale fantasia negli ultimi 16 metri. Futuro in una prima squadra? Quando sarà il momento valuterò, ma ora penso solo a migliorarmi come allenatore attraverso i settori giovanili“. Infine, una dedica speciale. “Ringrazio Reggionelpallone, perchè grazie al vostro lavoro riesco a stare quotidianamente in contatto con il calcio reggino, seguendo tutte le vicende che gravitano intorno ad esso. Per me siete diventati un punto di riferimento, ed gni volta che vi leggo è come se stessi ancora a casa…”.

fer.iel.-reggionelpallone.it