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Piero Camilli va al contrattacco. Il presidente del Grosseto, accusato da due ex giocatori maremmani, chiede il confronto diretto. Si dichiara tranquillo e sereno all’uscita dell’interrogatorio da parte della Procura Federale: “Ho chiesto un faccia a faccia con i due ex giocatori del Grosseto che mi accusano di aver comprato la partita con l’Ancona del 30 aprile 2010, finita 1-1. Voglio vedere se hanno il coraggio di ripetere quanto affermato guardandomi in faccia”.
Attorniato da ombre e sospetti soprattutto riguardo la gara con la Salernitana dell’aprile 2010, Camilli dichiara di essere caduto in un’imboscata: “Nei miei confronti c’è stata una vera e propria ritorsione organizzata a tavolino perché avevo avviato nei loro confronti un’azione di sequestro dei beni personali con i quali garantire il risarcimento dei danni da loro causati alla società. Io sono una persona perbene, non ho mai comprato partite e non frequento biscazzieri, personaggi loschi e bande di zingari”.
rnp
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