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Prove d’attacco, per la Reggina di Davide Dionigi: il tecnico, nella seduta odierna, ha lavorato parecchio sulla manovra offensiva e sulle conclusioni a rete, affinando i movimenti del tridente d’attacco ed utilizzando anche i due portieri. Nella prima fase della seduta, l’azione degli amaranto doveva partire dalla difesa, e svilupparsi fino all’attacco attraverso giocate palla a terra: solo quando la sfera si trovava all’altezza della trequarti, il possessore, oltre al passaggio per vie esterne, aveva come opzione il lancio centrale. Davvero di pegevole fattura, sia alcuni uno-due in velocità , che alcuni inserimenti dei centrocampisti. Visto l’obiettivo dell’esercitazione, i riflettori erano ovviamente puntati sul reparto offensivo: Comi ed Alessio Viola hanno agito da punte centrali, mentre sul versante destro operava il trio Ceravolo-Bombagi-Sarno, e su quello sinistro Angelilli-Fischnaller-Lussardi. A proposito di Comi, il ‘baby-bomber’ ha destato impressioni molto positive, andando a segno con un bellissimo avvitamento di testa e dimostrando molta freddezza sotto porta.
Subito dopo il gruppo è stato diviso in quattro ‘mini-squadre’: due schieramenti indossavano la normale maglietta bianca, mentre gli altri due erano contraddistinti dalle pettorine amaranto ed arancioni. Su due porzioni di campo differenti, le squadre in questione dovevano sfidarsi all’insegna di compiti ben precisi: da una parte il possesso palla, dall’altra la fase realizzativa. In questa fase, Dionigi ha confermato la sua fama di ‘martello’, curando ogni minimo dettaglio, e contando personalmente, passo dopo passo, la distanza tra i birilli che dividevano le due zone di campo. La voglia di far bene che si respira all’interno del gruppo, è invece testimoniata da due episodi: la rabbia di Alessio Viola dopo un gol fallito, e le scuse reciproche tra Adejo e Melara, dopo un’incomprensione che aveva fatto sfumare il possesso palla.
A rappresentare la terza parte di questo allenamento pomeridiano, incentrato sulla tattica, una partitella undici contro undici, inerente i passaggi e la circolazione della sfera. Una sola, ma di pregevole fattura, la rete realizzata: bellissimo il tiro dalla distanza di Barillà , che si è insaccato sotto l’incrocio, alla sinistra di Kovacsik. A chiudere le ‘fatiche’, un breve lavoro di scarico.
fer.iel.-reggionelpallone.it
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