Ci sono casi, in cui le soluzioni vengono prima delle responsabilità . La vicenda che in queste ultime ore sta riguardando la Reggina e l’Hinterreggio, rappresenta indubbiamente uno di quei casi. Tra ieri ed oggi, abbiamo ascoltato e letto due versioni diametralmente opposte: da una parte (Hinterreggio) vengono denunciati continui ostacoli all’utilizzo dello stadio Oreste Granillo, mentre dall’altra (Reggina) si parla di mancata volontà da parte della società richiedente, a rispettare i termini minimi, indispensabili per l’utilizzo dello stadio stesso.
Da parte nostra, bisogna evitare di mettere benzina sul fuoco, cercando adesso come non mai la strada del sano e costruttivo equilibrio. La Reggina ed i colori amaranto, rappresentano uno degli assoluti baluardi cittadini: la storia, la tradizione, il coinvolgimento di un popolo, all’insegna di una bandiera intramontabile. L’Hinterreggio, che per sua stessa definizione va considerata la ‘sorella minore’, ha saputo comunque ritagliarsi uno spazio di riguardo nel movimento calcistico, portando la maglia biancazzurra laddove nessuno avrebbe mai creduto, meritando gli applausi ed i complimenti di qualsiasi appassionato dello sport più bello del mondo. Una rivalità tra la Reggina e l’Hinterreggio non avrebbe dunque senso, finirebbe con l’assumere i contorni di un clamoroso harakiri, di un romanzo tragicomico.
In un momento socio-economico così delicato, Reggio Calabria può vantarsi di essere una delle pochissime città italiane ad avere due squadre nel calcio professionistico. Reggio Calabria, se la situazione rimanesse quella attuale, trasformerebbe il vanto in un record negativo: se la memoria non ci inganna infatti, non è mai successo che una società abbia rinunciato all’iscrizione in qualsivoglia torneo o categoria, per il fatto di non avere uno stadio in cui giocare. Insomma, qui non si tratta di difendere la Reggina o l’Hinterreggio, di perorare l’una o l’altra causa: ripetiamo, no alle fazioni, no agli schieramenti, no ai veleni. Qui si tratta di costruire, di fare qualcosa per l’intero movimento calcistico cittadino. Ecco perchè, la speranza del sindaco Arena di trovare una soluzione, per quanto ci riguarda deve trasformarsi in una certezza.
Domani, al Comune di Reggio Calabria, fisicamente ci saranno i rappresentanti dell’Amministrazione e delle due società . Idealmente però, è come se ci fosse tutta la Reggio calcistica. Il nostro augurio, è che dall’incontro possano uscire due società nuovamente sorelle, che cancellino una pagina amara, e ne scrivano una nuova. In caso contrario, al di là di chi ha ragione o di chi ha torto, avremmo perso. Avremmo perso tutti…
Ferdinando Ielasi-reggionelpallone.it
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