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La sua vita in amaranto è più lunga della storia della società stessa, se si fa riferimento alla Reggina Calcio nata con l’insediamento di Lillo Foti. Un lungo amore, fatto di passione e professionalità estrema, terminata qualche stagione fa, in modo troppo brusco. Franco Iacopino si è spostato a Modena, il cuore però è rimasto in riva allo Stretto. L’esperto dirigente si concede a RNP (dopo essere stato gradito ospite alla terza edizione dei premi Reggionelpallone), partendo da un sincero in bocca al lupo rivolto a un particolare vicino di casa…
TROPPI GOL SUBITI – “I motivi della stagione infelice della Reggina? Da fuori non è facile dirlo, il legame con quei colori e la mia città mi impediscono di addentrarmi in questioni che preferisco evitare. Da osservatore esterno mi sembra che le difficoltà principali le abbia avute il reparto arretrato. I troppi gol subiti hanno pesato sulla classifica e impedito, nel momento cruciale, di raggiungere i play-off .”
L’UOMO GIUSTO – “Posso dire di conoscere perfettamente Davide Dionigi. E’ stato un mio calciatore alla Reggina, negli ultimi anni a Modena eravamo anche vicini di casa. Il giocatore, attaccante di razza, l’uomo, l’allenatore: ho potuto apprezzarne le qualità in tutti gli ambiti. Mi permetterà una battuta, credo sia meglio da allenatore che da giocatore (ride, ndr). E’ solo un modo per ribadire la mia stima per il tecnico Dionigi, la Reggina ha fatto la scelta giusta”.
SCHIARITA IN VISTA – “Caos societario a Modena? Non proprio, diciamo che ci sono diverse trattative per il passaggio delle quote. Stefano Commini, imprenditore che si occupa del fotovoltaico, è il più vicino a prendere le redini. Credo che entro questa settimana tutto si sistemerà, cosi potrà iniziare la nuova fase. Io nel frattempo ho lavorato su più fronti in questo periodo di transizione: dopo le comproprietà, mi sono occupato della domanda d’iscrizione al campionato”.
GIORNO PER GIORNO – “Chi sarà il prossimo allenatore del Modena? Non lo so, il nuovo gruppo ha delle idee che io però ancora non conosco. Di sicuro c’è che Antonio Caliendo (importante procuratore, ndr) è legato al gruppo che subentrerà, lui ha certamente soluzioni pronte e valide per la guida tecnica. Il mio futuro? Credo e spero di rimanere anche con la nuova società, però non ho ancora avuto notizie in merito. Mi trovo bene qui a Modena, mi piacerebbe continuare, altrimenti amici come prima”.
Pasquale Romano – rnp
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