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Stefano Guberti va al contrattacco. Ieri pomeriggio gli investigatori della procura federale della Figc gli hanno chiesto conto all’esterno del Torino della gara tra Bari e Sampdoria, partita sospetta secondo la Procura. Katia De Nicola, legale di Guberti, ha chiarito la posizione del suo assistito: ”A Guberti sono state chieste conferme in merito alle dichiarazioni rilasciate da altri giocatori ma lui ha smentito tutto. Si è parlato solo della partita tra Bari e Sampdoria e lui ha dichiarato di aver giocato, come tutti i suoi compagni nella maniera più vera possibile. Non c’è alcun dubbio sul risultato finale”.
Da verificare chi tra Guberti e Masiello dice la verità. Al centrocampista granata è stato contestato un incontro con Masiello e il fatto che i rispettivi cellulari hanno agganciato la stessa cellula in una zona lontana dall’albergo dove la Sampdoria era in ritiro. Guberti avrebbe sottolineato che incontrò il collega barese per puro caso all’interno di un ristorante di proprietà di un amico comune. Normale visto che ora è tesserato per il Torino, e prima di finire nella Samp aveva giocato a Bari. Di diverso tenore le dichiarazioni di Masiello, il quale asserisce che Guberti ‘disse se per favore c’era la possibilità, che loro erano sempre in corsa per la salvezza, di potergli dare una mano e mi disse di contattare anche qualche mio compagno. Cosa che io non feci”. Dichiarazioni lesive e fasulle secondo l’avvocato De Nicola che anzi passa al contrattacco: “Non è escluso che si decida di agire nelle sedi competenti a tutela della sua persona, della sua onorabilità”.
rnp
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