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Campagnacci, magie e sfortuna. Ragusa dai due volti, mesto commiato per Bonazzoli.
CAMPAGNACCI- Proprio nell’anno che stava per consacrarlo definitivamente, viene tradito da tre infortuni. Un vero peccato, perchè in più di un’occasione si è meritato la palma di protagonista assoluto, risultando insieme a Missiroli il vero trascinatore di inizio campionato: errori sottoporta cancellati come per magia, numeri d’alta scuola e progressioni ubriacanti. La Reggina farebbe bene ad aspettare il suo completo recupero, puntando decisa su di lui anche per il 2012/2013. VOTO: 6.5 (il migliore).
CERAVOLO- Una stagione strana, per l’attaccante di origini locresi: quando è partito dalla panchina si è dimostrato spesso e volentieri ‘arma micidiale’, ma nelle occasioni (poche, a dir la verità …) in cui gli è stata concessa fiducia fin dall’inizio, non ha convinto pienamente. La freddezza dimostrata dal dischetto, lo ha aiutato a laurearsi capocannoniere degli amaranto, con 11 reti: bottino importante, impreziosito dalle splendide doppiette con Gubbio e Nocerina. VOTO: 6.5.
RAGUSA- Il suo percorso, è quasi identico a quello di Emerson. Nei primi mesi infatti, è un vero inno alla classe ed all’imprevedibilità , a dispetto di una preparazione saltata a causa di un brutto infortunio. Gol e prestazioni sontuose, fino alla meritatissima convocazione in Under 21 (l’idea di Ferrara, che lo impiega come esterno destro, verrà ripresa sia da Gregucci che da Breda, viste le carenze palesate dall’organico). Il 2012 però, a parte qualche lampo lo vede inghiottito nel tunnel dell’involuzione: da gioiello a corpo estraneo, il passo è stato tanto breve quanto inspiegabile. VOTO: 6.
A.VIOLA- Ha aspettato la doppietta col Cittadella prima di sbottare pubblicamente, dicendo che non merita di essere considerato come l’ultima scelta dell’attacco amaranto. Il rapporto minuti giocati/gol segnati, unito alla qualità di alcune giocate, in effetti gli da pienamente ragione. Da ricordare la superba prova di Bari, in cui a tratti è sembrato letteralmente imprendibile, unita al gol da cineteca contro il Livorno. Peccato per la chance sprecata contro il Verona, in una gara dove non è riuscito a lasciare il segno, nonostante l’impiego dal primo minuto. VOTO: 6.
BONAZZOLI- La gratitudine e l’affetto rimarranno indelebili, ma le valutazioni della singola annata non possono tenere conto dei sentimenti. Il ‘leone’ di Asola è rimasto ingabbiato, vuoi per demeriti suoi, vuoi per un gioco diverso da quello dello scorso anno, quando la squadra a tratti giocava solo per le sue finalizzazioni. Solo 4 reti (decisive le inzuccate contro Nocerina, Pescara e Brescia), la dicono lunga sulle difficoltà incontrate dal capitano, che comunque meritava un trattamento ben diverso da quello riservatogli fin dal ritorno di Breda. L’espulsione col Crotone rimane una grave macchia per uno come lui, ma rimaniamo in netto disaccordo con chi dice che quell’episodio ha rovinato la corsa play-off degli amaranto, perchè quella era stata già rovinata da un pò, e non certo per colpa di Emiliano Bonazzoli… VOTO: 5.
SARNO (ceduto in prestito a Gennaio) S.V.
BOMBAGI (ceduto in prestito a Gennaio) S.V.
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