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Netta sconfitta degli amaranto, crollati nella ripresa dopo un discreto primo tempo: fatale l’espulsione di Adejo.
LE FORMAZIONI – Pea sceglie il 3-4-1-2, Missiroli assiste la coppia Sansone-Bruno, quest’ultimo preferito a Boakye. In difesa il tecnico neroverde lascia Marzoratti in panchina, spazio al trio esperto Bianco-Piccioni-Consolini. Breda conferma il 3-5-2 previsto alla vigilia: Emerson e Rizzo vincono i ballottaggi con Freddi e Armellino, torna Nicolas Viola in cabina di regia. Tra i pali confermato Belardi, solo panchina per Zandrini.
TESTA E PIEDI – Parte forte il Sassuolo, il primo guizzo è di Missiroli: il colpo di testa dell’ex amaranto viene respinto da un attento Belardi. Pronta la reazione della Reggina, tutta nei piedi di Nicolas Viola: un sinistro deviato velenosamente mette i brividi a Pomini. Al 13′ è la traversa a salvare il portiere neroverde sulla punizione calciata da Viola, amaranto a pochi centimetri dal vantaggio. Belardi si scontra con Emerson e Sansone, l’estremo difensore amaranto ha la peggio e chiede il cambio, al suo posto Zandrini. Ritmi bassi, il Sassuolo ha il pallino del gioco in mano ma non riesce a innescare le due punte. Al 27′ l’episodio che cambia la gara: Adejo con il braccio tocca un invito destinato a Missiroli, per il direttore di gara è rosso diretto. Reggina costretta a giocare in inferiorità numerica per più di un’ora, Breda corre ai ripari inserendo Freddi per Alessio Viola. Gli amaranto abbassano inevitabilmente il baricentro ma riescono ugualmente a rendersi pericolosi con un colpo di testa di Melara che termina di poco a lato. Al 38′ la squadra di Pea mette la freccia: sugli sviluppi di un calcio d’angolo Bruno brucia Emerson e trova la zuccata vincente. Partita che sembra prendere un binario preciso, Nicolas Viola non la pensa allo stesso modo: strepitosa punizione dai 25 metri, palla che bacia il palo e si insacca. Si va all’intervallo sull’1 a 1 anche se una clamorosa dormita della difesa amaranto spiana la strada a Gazzola, ben murato da Zandrini.Â
SENZA STORIA – La ripresa inizia con il primo cambio tra le file del Sassolo: Troianiello prende il posto di Gazzola, padroni di casa che passano al 4-3-3. Pochi minuti e Marzoratti sostituisce Bianco, tatticamente non cambia nulla. Cambia invece il risultato al 5′: il sinistro da fuori area di Cofie sorprende un non irresistibile Zandrini, ancora un calcio d’angolo fatale alla Reggina. Il 2 a 1 mette le ali al Sassuolo: Longhi e Consolini con due galoppate vanno vicini al terzo gol, Missiroli prova a chiudere la contesa ma trova Zandrini. Portiere amaranto attento anche al 15′ sul destro ravvicinato di Consolini, risposta della Reggina affidata a Melara, tiro potente disinnescato da Pomini. A 20′ dal termine ultimi cambi: Boakye per Bruno nel Sassuolo, Armellino per Nicolas Viola nella Reggina. La fatica dovuta all’inferiorità numerica inizia a farsi sentire tra gli amaranto, Sassuolo che senza troppa voglia trova ugualmente il modo per dilagare. Al 32′ Boakye firma il 3 a 1 anticipando i difensori avversari e il compagno Sansone sulla respinta di Zandrini, pochi minuti più tardi arriva il poker con una punizione di Sansone beffardamente deviata dalla barriera amaranto.
E’ l’ultima emozione di una gara durata un tempo. Il solito regalo ben confezionato (stavolta è il mani di Adejo) spiana la strada agli avversari, comunque spinti da motivazioni ben superiori. Reggina che torna a casa, anche stavolta, senza rispondere agli appelli di società e allenatore: il finale di stagione è sconsolante.
Pasquale Romano – rnp
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