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La rubrica dedicata agli ex amaranto maggiormente distintisi nel week end calcistico, vede protagonista per la prima volta un portiere.
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CHRISTIAN PUGGIONI
Nato a Genova, il 27 Gennaio 1981
Ruolo: portiere
La carriera in riva allo Stretto- Arriva in amaranto a Gennaio 2007 , via Pisa, dopo essere stato il portiere meno battuto dei campionati professionistici Europei (5 gol in 20 partite). Chiuso da Campagnolo, riesce a collezionare solo 3 presenze, ma fa comunque parte del gruppo che conquista l’indimenticabile salvezza nonostante 11 punti di penalizzazione. Mandato in prestito al Perugia, rientra alla base nel 2008-2009. Campagnolo lo costringe alla panchina per la prima parte della stagione, ma a Gennaio per Christian arriva un posto da titolare: l’annata si conclude con la retrocessione, ma nella vittoria di Bergamo, che aveva riacceso le speranze salvezza, tutti si accorgono delle capacità di questo ragazzo, autore di almeno 5 interventi-capolavoro. Tornata in B, la Reggina decide tuttavia di puntare ancora una volta su altri portieri: lo scambio di prestiti col Piacenza, porta Cassano in Calabria e Puggioni in Emilia. Dopo due cessioni in prestito e qualche panchina di troppo, lo scorso anno arriva finalmente l’espolosione: Atzori lo considera subito un titolare inamovibile, e lui ripaga la fiducia con una serie di prestazioni strepitose, che lo consacrano tra i migliori portieri della cadetteria. Lascia Reggio l’Estate scorsa, con destinazione Chievo, dopo una stagione che in campionato lo ha visto sempre scendere in campo: i tifosi amaranto, oltre che per le sue prodezze, lo ricorderanno per il grande attaccamento alla maglia, testimoniato dalle lunghe corse per andare ad abbracciare il compagno, subito dopo un gol.
La copertina: Chievo-Lecce 1-0. Il mancato passaggio di Sorrentino al Palermo, lo costringe al ruolo di secondo. Dopo averlo tenuto in panchina tutto l’anno, mister Di Carlo decide di concedergli la passerella in campionato proprio all’ultimo, nella sfida di ieri sera tra i clivensi ed il Lecce. Così come aveva fatto in amaranto, Puggioni coglie al volo l’opportunità , spegnendo gli ultimi, disperati tentativi di salvezza dei pugliesi. Almeno quattro interventi decisivi, compiuti tra primo e secondo tempo: quelli su Di Michele e Giacomazzi, arrivati nel giro di trenta secondi, sono autentici prodigi. No, la panchina Christian Puggioni non la merita proprio, e ieri, al Bentegodi, l’ha dimostrato per l’ennesima volta…
f.i.-rnp
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