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Sassano gela il Comunale, ma il pareggio del Cosenza rende la sconfitta con la Nissa dolce come non mai.
HINTERREGGIO-NISSA 0-2
Hinterreggio: Cutrupi, Sciarrone. Ungaro, Franceschini, Marguglio, Iennaco, Lavrendi, Trentinella (4′ st Eseola), Ancione (11′ st Vicari), Impallari (1′ st Arigò), Palumbo. In panchina: Cambareri, Taverniti, Sinicropi, Gioia.
Nissa: Novembre, Guerreri, Di Marco, Marletta, D’Angelo, Butticè, Avola, Firicano, Rabbeni, Bruno, Sassano (41′ st Mirabella). In panchina: Sanfilippo, Piangente, Orlando, D.Di Marco, D’Urso, Dellera. Allenatore: Marra.
Arbitro: Mainardi di Bergamo (Assante di Castellammare di Stabia e Speranza di Napoli).
Marcatori: 28′ pt e 36′ pt Sassano.
Note- Spettatori 1.500 circa, tribuna gremita in ogni ordine di posto. Ammoniti: Marguglio (H), Iennaco (H), Sassano (N), Vicari (H), Rabbeni (N). Espulsi: al 3′ st Palumbo (H) per comportamento non regolamentare, al 42′ st Franceschini (H) per proteste. Angoli: 4-2. Recupero: 3′ pt; 5′ st.
RAVAGNESE- Dallo scoramento all’estasi, dalla paura al trionfo. Tutto in pochi minuti, tutto inaspettato, tutto splendido. Siamo alle battute finali di Hinterreggio-Nissa, ma l’attenzione di un Comuale stracolmo non è più sul campo: le speranze del pubblico reggino, sono tutte rivolte verso le radioline, che hanno appena dato la notizia dell’incredibile rimonta del Sant’Antonio Abate in casa del Cosenza. Cuore in gola, momenti che durano un’eternità . Poi, il tripudio: Cosenza e Sant’Antonio Abate pareggiano 3-3, l’Hinterreggio è in Lega Pro nonostante il ko casalingo con la Nissa. Mai sconfitta fu più dolce.
Eppure, come detto prima le cose sembravano essersi messe davvero male per la capolista, che per tutto il match ha risentito sia del caldo estivo, che di un palese blocco psicologico. Che i biancazzurri sentano troppo l’importanza della posta in palio, lo si capisce sin dalle prime battute: davanti la manovra è prevedibile, nelle retrovie il nervosismo si taglia a fette, come testimoniano sia i troppi lanci lunghi, che le due clamorose incertezze di Cutrupi, il quale tra il 10′ ed il 14′ rischia per due volte la più clamorosa delle papere. I siciliani, che avevano cominciato all’insegna del ‘tutti dietro e ripartiamo’, cominciano a prendere fiducia e metri, passando al primo vero affondo. Corre il 28′, quando Bruno addomestica un pallone vagante e dalla destra serve a Sassano il più comodo degli assist: il numero 10 ringrazia, infilando in rete l’inatteso vantaggio ospite. La reazione reggina tarda ad arrivare, anche perchè alle difficoltà incontrate per vie centrali, si aggiunge il poco movimento degli esterni. Al 36′, la Nissa colpisce ancora: sugli sviluppi di una punizione proveniente ancora dalla destra, Sassano approfitta della troppa libertà concessagli, fulminando di testa Cutrupi. Il Comunale resta incredulo, anche se, prima di rientrare negli spogliato, i ragazzi di Di Maria sembrano scuotersi. La prima vera occasione capita a Lavrendi, la cui rovesciata termina fuori non di molto. Neanche un minuto dopo ci prova anche Impallari, che non riesce ad inquadrare la porta dopo un ottimo spunto di Trentinella. L’attaccante argentino si ripete al 46′, e stavolta la rete non arriva per una questione di pochi centimetri.
Nella ripresa, Di Maria cambia subito: fuori proprio Impallari, dentro Arigò. Passano solo 2 minuti, ed i biancazzurri vanno vicinissimi a riaprire i giochi: Ungaro sceglie alla perfezione il tempo dell’inserimento su una punizione-cross, ma Novembre è molto bravo a ribattere la ravvicinatissima conclusione. Neanche il tempo di cominciare a credere alla rimonta, che Palumbo perde la testa: l’attaccante colpisce Novembre, reo di ritardare troppo il calcio in fondo, ed il signor Mainardi lo manda dritto dritto negli spogliatoi. Un’altra mazzata per i biancazzurri, che al 5′ rischiano la definitiva capitolazione: Sassano è imprendibile, ma il suo pallonetto esce sopra la traversa per un’inerzia. Di Maria nel frattempo prova a ridisegnare l’assetto tattico, sostituendo nel giro di 2 minuti Trentinella ed Ancione, per far posto ad Eseola e Vicari. Proprio l’attaccante di origini ucraine, al 14′ potrebbe mettere subito la sua firma sul match, ma finisce per ostacolarsi con Lavrendi a due passi da Novembre. Costretta a concedere spazi enormi, l’Hinterreggio si espone al contropiede siciliano, e dietro sono davvero dolori. Gli avanti nisseni si presentano in continuazione davanti a Cutrupi, ma il pipelet locale prima è strepitoso su Sassano (20′), e poi viene aiutato dal palo sul tiro di Rabbeni (23′). Al festival dei gol divorati si unisce Bruno, che al 26′ conclude senza forza dopo essersi anch’esso presentato a tu per tu col portiere avversario. I minuti passano, la tensione aumenta. Eseola al 27′ ha un’altra occasione per far tornare i suoi in partita, ma l’incornata sul cross di Marguglio fa la barba al palo.
La capolista è senza energie, mentre gli ospiti legittimano il vantaggio al 39′, costringendo Cutrupi ad un doppio intervento strappa-applausi su Bruno. Al 42′, il definitivo game over. Anche Franceschini si fa tradire dall’eccessivo nervosismo, protestando a lungo dopo un contatto (a gioco fermo) con il portiere ospite: Mainardi non la prende bene, espellendo per proteste il capitano. Ormai si pensa alla sfida con l’Acri, consapevoli che in casa dei rossoneri bisognerà vincere per forza. Poi, un urlo dalla tribuna “Ha pareggiato il Sant’Antonio! Ha pareggiato il Sant’Antonio“. Già , ha pareggiato il Sant’Antonio, ed allora la festa può esplodere lo stesso: promozione meritatissima, che di certo non può essere offuscata da una giornata storta. Corri Hinterreggio, vai a prenderti la storia…
Ferdinando Ielasi-reggionelpallone.it
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