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Adesso è quasi fatta. Quasi, perché di mezzo ci sono due partite con squadre che stanno facendo di tutto per rovinarsi il futuro con le proprie mani. L’Hinterreggio ha ragione della Nuvla grazie a una doppietta di Palumbo (12 gol). Il concomitante pari del Cosenza in quel di Battipaglia spiana la strada agli uomini di Gaetano Di Maria che, vincendo con la Nissa, potrebbero brindare al primo campionato tra i professionisti. Sarà facile sulla carta, ma sarà altrettanto difficile perché la Nissa, che ci crediate o no, ha bisogno di punti per non crollare definitivamente. Leva il disturbo, infine, il Messina, che perde con il Sant’Antonio Abate e rimanda tutti alla lotteria play-off. Infuriano le polemiche in casa siciliana, per un rigore dubbio assegnato ai giallorossi avversari: Corona e Cecere vengono espulsi.
Ora si fa tutto più complicato anche in off-zone, perché il Sant’Antonio Abate, almeno momentaneamente, leva il disturbo e saluta la zona play-out. La finale di Coppa Italia è un sinonimo di play-off e, comunque andrà a finire, se i giallorossi riusciranno a mantenere questi standard fino all’ultima curva, potranno brindare e giocare ancora per il professionismo. Chi ha distrutto la propria immagine riflessa, è l’Acri. La squadra rossoblù cade ancora, al Castrovillari passa la Gelbison. La squadra dell’ex Primavera Reggina Ferraro ha conquistato, in questo girone di ritorno, solo 11 punti, di cui sei a tavolino per la mancata presentazione dell’Interpiana e per la disputa irregolare di Pergolizzi, giocatore del Marsala.
Nonostante le api, supera l’ “ostacolino” Interpiana anche il Palazzolo, che vince per 1 rete a 3. La gara è iniziata in ritardo, per uno sciame presente in campo. Il Licata inguaia la Valle Grecanica. Una tripletta dell’ex Tiscione e un gol di Scopelliti mandano all’inferno la squadra del basso Ionio. I siciliani si portano così a 47 punti, rilanciando nuovamente le proprie speranze play-off. Speranze finite, o quasi, invece, per l’Adrano: gli etnei hanno pareggiato con il Marsala, e con questo risultato vedono allontanarsi la zona calda, distante ora quattro punti (sei a disposizione). E’ solo una formalità , invece, la salvezza del Noto. Con la vittoria di ieri ai danni del Sambiase i granata si portano a 44 punti (10 nelle ultime quattro giornate) e vedono la matematica: un punto e poi sarà festa grande.
f.m. – rnp
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