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Voti e pagelle ci sembrerebbero un pò troppo approssimativi, visto che all’Olimpico di Torino, anche oggi, si è giocato poco più di tre quarti d’ora. Per quanto riguarda il match odierno dunque, ci limitiamo dunque ad analizzare la prestazione di chi si è segnalato sia in positivo che in negativo.
SICUREZZA FREDDI- In tempi non sospetti, avevamo detto che il difensore scuola Roma, se in forma, è il più forte difensore della rosa amaranto. Ultimanente la condizione atletica sembra supportarlo, ed anche all’Olimpico, così come al San Francesco quattro giorni fa, è arrivata una prestazione granitica. Di testa e di piede, l’ex Grosseto è sempre protagonista: non era facile, vista la concorrenza…
SORPRESA MELARA- Breda gli dà fiducia dopo l’ottimo impatto sul match di Nocera, e lui la ripaga con una prova tutta corsa e volontà . Prezioso sia in fase di copertura che di spinta, da la netta impressione di essere l’uomo che maggiormente crede alla rimonta, concedendosi anche qualche ‘numero’ che costringe i granata a fermarlo con le cattive.
EMANUELE C’E’- Sabato scorso aveva parato sia un rigore che una conclusione da zero metri, oggi si è ripetuto con un ottimo intervento su Bianchi. Emanuele Belardi si è ormai ‘ripreso’ la porta della Reggina, dando alla difesa quel senso di sicurezza che quest’anno è quasi sempre mancato. Se il ‘figliol prodigo’ continua su questi livelli, la conferma per l’anno prossimo sarebbe più che meritata.
RIZZO, TROPPI ERRORI- Nei secondi 45 minuti al cospetto della capolista, la ‘robustezza’ del mediano siculo è sicuramente mancata. Poco movimento e troppi errori in fase d’appoggio, uno dei quali poteva costare davvero caro. Pagina grigia, di una stagione un pò troppo discontinua.
ADEJO/CAMPAGNACCI, MEZZO SORRISO- Finalmente recuperati, sia il difensore che l’attaccante sono stati gettati a sorpresa nella mischia. Il primo, in campo per poco più di 20 minuti, ha dato indicazioni confortanti sul piano dei duelli fisici, meno sul piano della velocità . Il secondo invece è davvero ingiudicabile, visto che nella ‘mezza partita’ di oggi anche un attaccante al top della forma avrebbe faticato.
MISTER, MA LO SAPEVANO?- Niente processi sia chiaro, anche perchè eravamo perfettamente consapevoli che oggi la Reggina era chiamata ad una vera e propria missione impossibile. La scelta di Breda di ‘non giocarsi’ questo recupero, schierando inizialmente in avanti una sola punta (che poi punta non è…), non può tuttavia che lasciare perplessi. Ascoltando le dichiarazioni di fine gara, l’impressione che il mister abbia ”pensato troppo a quello che poteva pensare Ventura’ (scusate il gioco di parole), finendo col facilitare il compito dell’esperto collega. Forse è vero che il calcio offensivo non è proprio nel dna di questa squadra, ma ci sono occasioni, e questa sicuramente lo era, in cui devi agire all’insegna del ‘o la va o la spacca’. Vedendo oggi la Reggina, a qualcuno sarà certamente venuto il dubbio se gli amaranto sapessero che si doveva giocare solo un tempo, e per di più con un gol da recuperare.
fer.iel.-rnp
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