The show must go on. Lo spettacolo deve continuare. Anche se ancora non ne hai voglia, anche se ancora ti senti come stordito, quasi pietrificato. Il ‘grande carro’ però non può più aspettare, la corsa deve andare avanti. Tra poco si torna a parlare di calcio, inteso nella sua concezione più ‘semplice’. Tra poco. Prima però, vogliamo condividere con voi una fervida speranza. Nella giornata di ieri, un pò tutti ci siamo fermati a pensare, a ricordare, a riflettere. Consapevoli che certe domande non troveranno mai una risposta, travolti da un dramma così infinitamente grande, come quello che ha colpito Piermario Morosini.
Lo abbiamo detto sabato sera, lo ripetiamo stamattina: oltre che dalla morte, siamo stati immensamente colpiti anche e soprattutto dalla vita di questo ragazzo. E’ incredibile, quasi inspiegabile, come a volte ci si renda conto solo di fronte ad una tragedia del genere, di quanto valeva chi se n’è andato. E’ difficile, quasi impossibile, trasmettere quello che stai provando senza andare a cozzare con l’odioso muro della retorica. Tra i fiumi di immagini, video, racconti e testimonianze, arrivati da tutti gli angoli d’Italia e non solo, a colpirci di più probabilmente è stato proprio lo striscione dei tifosi del Livorno, ovvero l’ultima squadra di Piermario. “25 Hai lottato fino alla fine. Ciao Grande Moro“. Le immagini di Pescara non avremmo mai voluto vederle, ma alla fine le abbiamo viste tutti. Prima ancora che un atleta, prima ancora che un calciatore, su quel prato c’è un ragazzo che prova a rialzarsi da terra, quasi come a voler restare aggrappato alla vita, fino all’ultimo istante. La frase di quello striscione ha detto la verità , ed è da lì che bisogna ripartire.
Dopo un sabato maledetto e una domenica fatta di mille pensieri, abbiamo un dovere. Quello di provare ad essere migliori, e perchè no, di dare un contributo per provare a migliorare lo sport che tanto amiamo. Il calcio in queste 48 ore ci è sembrato nuovamente ‘a misura d’uomo’, si è tolto la maschera di ‘mostro imbottito di soldi’ che macina sponsor senza più guardare dentro il cuore della sua gente. Ma non deve essere un’eccezione, una parentesi figlia dell’emotività . Se adesso che il ‘carro riparte’ ci dimentichiamo tutto, avremo fatto solo inutili chiacchiere, bolle di sapone. Saremo la solita ‘Italietta’, brava solamente a pestarsi il petto e mettersi in mostra sul dolore degli altri.
I ricordi, anche quelli più belli, prima o poi muoiono. All’alba di un nuovo giorno, quando meno te l’aspetti. Facciamo si che Piermario Morosini non sia solo un ricordo. Facciamo si che Piermario Morosini sia uno stimolo quotidiano, un esempio per tutti…
f.i.- rnp
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