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Morosini, un esempio. Lo dicono in coro Serse Cosmi e Gianluca Vialli, indicando lo sfortunato centrocampista del Livorno come altra faccia della medaglia di un calcio sempre più sporco. L’allenatore del Lecce non ha usato mezze parole: “Questo episodio devastante deve far riflettere i tanti giocatori che non sono stati molto più fortunati di Mario nell’epilogo e non hanno trattato il calcio come lui. Mario, un ragazzo straordinario, è andato via, c’è invece chi ha utilizzato il calcio in maniera vergognosa vendendosi le partite. Oggi provino ancor di più un senso di vergogna”.
Sulla stessa lunghezza d’onda è Gianluca Vialli, oggi a Milano per partecipare alla ‘Milano Barclays City Marathon’ con la sua fondazione ‘Vialli e Mauro per la ricerca e per lo sport’. L’ex centravanti di Sampdoria, Juve e Chelsea non ha usato parole dolci per chi è coinvolto nell’inchiesta del calcioscommesse: “Ho visto i video della tragedia di Morosini, sono immagini davvero impressionanti. Lui cade, prova un paio di volte a rialzarsi, a resistere, magari pensa ai compagni. Quanto è distante tutto questo da quei bastardi che si vendono le partite con le scommesse…”.
rnp
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