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Niente voto o giudizio definitivo questa volta, visto che Torino-Reggina è durata appena un tempo (per tale motivo, approfittiamo di questo spazio per comunicare ai nostri lettori che non verrano redatte le consuete pagelle relative ad entrambe le squadre). Rimanendo sui ’45 minuti di Velotto’, la direzione del fischietto toscano, benchè incompleta, di sicuro non convince, specie per due degli episodi che andiamo ad analizzare di seguito.
15′- Punizione assegnata al Torino, dai cui sviluppi nasce il gol di Glick. Davvero insolita la decisione di Velotto, che sconfessa la decisione del guardalinee e trasforma un fallo ssegnato a favore della difesa Reggina, in una punizione in zona d’attacco per il Toro. Le immagini dimostrano come la trattenuta tra Bianchi ed Angella sia reciproca, anche se il difensore, rispetto all’attaccante, forse inizia a strattonare con qualche frazione di secondo d’anticipo. Quel che rimane certo, è che in questi casi di solito si assegna punizione a favore della difesa, ed a questo principio generale va aggiunto che il guardalinee era molto meglio posizionato del direttore di gara, quindi più indicato a decidere sul caso specifico.
16′- Ammonito Bonazzoli. Il capitano amaranto, che già non le aveva mandate a dire dopo la singolare decisione di invertire il fallo sopradescritto, protesta ancora più energicamente dopo aver visto Glick gonfiare la rete. A norma di regolamento, l’ammonizione ci sta.
24′- Rigore chiesto dal Torino. Sugli sviluppi di un angolo, ‘mucchio selvaggio’ in area reggina, con due giocatori per parte che finiscono a terra. Il direttore di gara, tra qualche protesta locale, stavolta non applica interpretazioni personali e fischia quello che in gergo si chiama ‘fallo di confusione’, visto che le maglie tirate sono dall’una e dall’altra parte. Si riprende dunque, con una punizione per la difesa amaranto.
32′- Vives, in netto ritardo su Ragusa, arpiona platealmente l’attaccante amaranto all’altezza della metà campo. Intervento tanto scoordinato quanto pericoloso, visto che il centrocampista locale va dritto sulle gambe dell’avversario: Velotto è lì, a pochissimi centimetri, ma incredibilmente non estrae il giallo.
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f.i.- rnp
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