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Una fitta grandinata ferma dopo 45’ (e sull’1 a 0) la gara tra Torino e Reggina. Buon inizio dei granata, meglio la formazione di Gregucci dopo lo svantaggio subito ad opera di Glick.
LE FORMAZIONI: Ventura cambia modulo e passa al 4-3-3: Bianchi punto di riferimento offensivo, ai suoi lati Stevanovic e Antenucci. Difesa confermata in blocco, in mezzo al campo il perno centrale è De Feudis, gli incursori Basha e Vives. Gregucci sceglie il 3-5-2: Freddi-Cosenza-Angella il terzetto difensivo, in mezzo al campo Nicolas Viola torna in cabina di regia. Rizzo e Barillà interni di centrocampo, Rizzato e D’Alessandro sulle fasce. Panchina per Campagnacci, al fianco di Bonazzoli va Ragusa.
GUIZZO GRANATA – Succede poco nel primo quarto d’ora, il copione però è chiaro: Torino deciso a fare la partita, Reggina chiusa in difesa e pronta a ripartire. Come capita ormai da diverse settimane, alla prima disattenzione gli amaranto cadono al tappeto: punizione (a lungo contestata) calibrata di Parisi, Glick svetta e castiga Belardi. Al danno si aggiunge la beffa: Bonazzoli, diffidato, protesta e viene ammonito. Rabbiosa la reazione della Reggina. In un minuto prima Angella e poi Nicolas Viola vanno vicini al pareggio, Benussi si fa trovare pronto. I granata, passati in vantaggio, cambiano registro: squadra più bassa e possesso di palla prolungato. Barillà alla mezz’ora trova il tiro giusto dalla distanza, Benussi dice ancora di no. Il duello si ripete quattro minuti più tardi, stavolta il centrocampista amaranto supera Benussi ma trova il palo a negargli la gioia del gol. Ultima fase della prima frazione a tinte amaranto: ci prova Bonazzoli su punizione, palla deviata in angolo. Nessun’altra occasione nei primi 45′, una buona Reggina va negli spogliatoi sotto di una rete e non sa perchè. Pagata a carissimo prezzo l’unica disattenzione, poi diverse chance dell’1a1 respinte da Benussi o dal palo.
Il diluvio stoppa il match all’intervallo, Torino e Reggina si ritroveranno a data da destinarsi. Amaranto che dopo la zuccata di Glick avevano dato segnali di personalità , sfiorando il pareggio a più riprese. L’ormai solita disattenzione difensiva pesa enormemente in vista del recupero. E del cammino play-off, sempre più in salita.
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Pasquale Romano – rnp
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