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La rubrica dedicata agli ex amaranto, maggiormente distintisi nel week end calcistico. Prima copertina per il bomber del ‘meno undici’, ennesimo ritorno per l’ex capitano.
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ROLANDO BIANCHI
Nato a Lovere (Bergamo) il 15 Febbraio del 1983
Ruolo: attaccante
La carriera in riva allo Stretto- La prima stagione in Calabria, comincia nel peggiore dei modi: un grave infortunio con l’Under 21 infatti, mette Bianchi ko per quasi tutto l’arco della stagione. La società decide di aspettarlo con pazienza e fiducia, e lui ricambia appena tornato disponibile, mettendo il sigillo finale nel derby delo Stretto edizione 2005/2006, che a 2 giornate dalla fine sancisce la matematica salvezza della Reggina e la matematica retrocessione del Messina. Il bello però, deve ancora arrivare: l’anno dopo infatti, Bianchi si mette in luce come uno degli attaccanti più prolifici dell’intera serie A, mettendo a segno 18 reti e costituendo insieme ad Amoruso la migliore coppia offensiva del campionato italiano. La Reggina passa alla storia, salvandosi nonostante 11 punti di penalizzazione: a sorridere è anche il club di via delle Industrie, che nel Luglio del 2007 mette a segno la più grande operazione in uscita di sempre, cedendo ‘Rollye-gol’ al Manchester City per la bellezza di 15 milioni di euro.
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La copertina: Torino-Gubbio 6-0. Capitano del Toro, nelle cui fila milita da ormai 4 stagioni, è considerato da tutti uno dei ‘lussi’ della serie B. Anche quest’anno le ‘sirene’ (provenienti dalla serie A e dall’Estero) non sono certo mancate, ma Cairo ha deciso di tenerlo all’ombra della Mole, per dare nuovamente l’assalto alla serie A. Nella goleada che consente ai granata di tentare la prima fuga, non poteva mancare il suo zampino: è lui a sbloccare una partita che fino al 40′ non si schiodava dallo 0-0, rialzandosi da terra dopo aver colpito un clamoroso palo. Dopo aver spianato la strada, il capitano partecipa a quella che diventa un’autentica festa, ed a 10 minuti dal termine timbra 4-0 e doppietta personale, con un tocco chirurgico su assist di Sgrigna. E pensare che il pomeriggio era cominciato con un clamoroso errore sottoporta, condito da qualche fischio dell’Olimpico…
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FRANCESCO COZZA
Nato a Cariati (Cosenza) il 14 gennaio del 1974
Ruolo: allenatore
La carriera in riva allo Stretto– Oltre 230 presenze, 48 reti. Numeri che si commetano da soli, per una delle bandiere del calcio nostrano. Capitano, fantasista, goleador: Ciccio Cozza rappresenta un pezzo di storia della maglia amaranto, con la quale, tra partenze e ritorni, ha disputato 9 campionati, ottenendo 2 promozioni in A. La sua firma, spesso e volentieri, è finita sulle pagine più belle della Reggina. Chiusa la carriera a Salerno, lo scorso anno è tornato a ‘casa Sant’Agata’, come collaboratore dello staff tecnico di Atzori; quest’estate l’approdo a Catanzaro, per la prima avventura da allenatore.
La copertina: Vibonese-Catanzaro 0-2. Dopo il mezzo passo falso casalingo di domenica scorsa, le aquile si presentano a Vibo con un solo risultato in testa: vincere. In uno stadio che vede 2.000 tifosi ospiti sui 3.500 presenti, mister Cozza non sconfessa la sua filosofia, schierando il solito 3-4-3 ultraoffensivo. A fare la partita è il Catanzaro, che passa già al 12′ dando sempre la sensazione di comandare il gioco. La chiara supremazia porta al raddoppio, siglato a 4 minuti dalla fine: la gioia giallorossa può esplodere, visto che da ieri pomeriggio la classifica vede la ‘Cozza band’ solitaria al primo posto, davanti al Perugia ed al sorprendente Lamezia.
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f.i.-rnp
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