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Guarda il bicchiere mezzo pieno Angelo Gregucci, e guarda alla reazione dei suoi dopo il gol subito.
Gregucci: “Lo sapevo che con l’Ascoli sarebbe stata dura. Non abbiamo sottovalutato l’avversario, bisognava essere più veloci nella trama di gioco. I nostri attaccanti avrebbero dovuto ricevere più palloni tra i piedi, alzare la palla è stato delittuoso. E’ mancata precisione e velocità, la reazione dopo il gol subito c’è stata, anche se confusa. Avevo allargato Ragusa per aumentare il potenziale offensivo, l’infortunio accusato da Ceravolo ha complicato i piani. L’Ascoli è una squadra compatta e organizzata, sono contento della prestazione della squadra, è mancata solo la giusta fluidità di manovra. L’arbitraggio? Bisogna accettare eventuali errori, dirigere una gara non è facile. Abbiamo portato a casa un pareggio, non era quello che volevamo, adesso archiviamo questa gara e pensiamo alla prossima. Non potevamo giocare con la palla alta, l’assenza di Bonazzoli e la bravura dei loro centrali rendeva inutile questo tipo di manovra”.
Nicolas Viola: “Conoscevamo le caratteristiche dell’Ascoli, il nostro avversario si è chiuso bene, mettendoci in difficoltà. Le nostre rivali hanno vinto, abbiamo perso un’occasione ma non ci abbattiamo. La reazione al loro gol è stata positiva, per oggi dobbiamo accontentarci di quella. Secondo me non è corretto dire che il pari sta stretto all’Ascoli, i nostri avversari ci hanno segnato alla prima occasione costruita. A volte pecchiamo sotto il profilo dell’esperienza, siamo una squadra giovane, può capitare. La trasferta di Bari assume un’importanza decisiva, dovremo cercare di cogliere i tre punti cosi da dimenticare il mezzo passo falso di oggi”.
Emerson: “Non era la stessa partita di Pescara, oggi l’Ascoli ha pensato solo a difendersi, non siamo riusciti a trovare spazi. Il gol subito? Al 90% è stata colpa nostra, ci siamo fatti sorprendere da Parfait, è un peccato. Crediamo ancora nei play-off, mancano ancora tante partite, il Varese non vincerà sempre, prima però dobbiamo pensare al nostro cammino. L’arbitro? Non si può arbitrare all’inglese in Italia, il pubblico e noi giocatori siamo abituati a un’altra gestione della gara.”
rnp
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