Vinicius Rossi Pontello è il primo portiere brasiliano
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della storia del Messina. Di domenica in domenica, il giovane pipelet classe 1992 si è preso le chiavi della porta, raccogliendo la pesante eredità del suo secondo, Mimmo Cecere. Un derby senza Franceschini, Eseola e Coppola vuole nuovi protagonisti: chi meglio di un portiere, per riscrivere la storia del derby dello Stretto? L’estremo difensore verdeoro si racconta ai nostri microfoni…
Chi è Rossi Pontello – “Gioco a calcio da quando sono piccolo. La prima squadra che mi tesserò fu l’Atletico Mineiro, in Brasile: lì firmai il mio primo contratto, avevo 13 anni. Successivamente fui contattato dagli osservatori dell’Udinese, e con il club friulano fimai all’età di 16 anni. Questo è il mio primo anno a Messina“.
Futuro – “Non sono in prestito dall’Udinese, il cartellino è tutto di proprietà del Messina. Resterò qui fino a Giugno, poi non so nulla del mio futuro. Qui mi sono trovato bene, ma azzardare ipotesi sul futuro a lungo termine è prematuro. Più in là parleremo con chi di dovere“.
Ambiente giallorosso – “Ho trovato un ambiente caldo, e francamente me lo aspettavo. Messina è una grande piazza, che merita altre categorie. I tifosi sono esigenti, ed è giusto così. Vogliono vederci dare il massimo. Si aspettano di più dalla squadra ma, nonostante questo, ci hanno sempre sostenuto, anche nei momenti di difficoltà “.
Curiosità – “Sì, mi avevano già parlato del fatto che io fossi il primo portiere brasiliano della storia del Messina. Sono contento, anche se la cosa, ovviamente, non incide per nulla sulle prestazioni sportive. Quindi, apparentemente, è una cosa che è scivolata in secondo piano. Una cosa normale, ecco. Una curiosità , nulla più“.
Bisogna migliorare – “Il campionato condotto fin qui? Sicuramente, potevamo fare meglio. Ancora manca molto, siamo in corsa per posti più importanti di quello che attualmente occupiamo. Tutti si aspettano di più, e anche noi vogliamo migliorare sotto più punti di vista“.
Punti di penalizzazione – “Sicuramente ha inciso sul nostro torneo. Si vocifera che ci verrà restituito qualche punto, ma a riguardo non so niente. Certo è che cambierebbe un po’ il nostro campionato, perché torneremmo in corsa per posti più importanti: non siamo lontani, infondo, dalle prime posizioni“.
Posto da titolare – “Si, da un po’ di partite sto giocando da titolare. Sono molto contento. Cecere? E’ un portiere di grande esperienza, che mi aiuta molto nel percorso di crescita. Sicuramente siamo stati alternati un po’ durante il campionato. Domenica, contro l’Hinterreggio,  non so se il mister sceglierà me o lui: l’importante è che chi scende in campo, dia il massimo per far vincere la squadra“.
Manca concretezza – “Contro il Palazzolo ci è mancata un pizzico di cattiveria. Secondo me, tutti potevamo fare meglio. Abbiamo sbagliato poco-nulla, ma quegli errori ci sono costati cari. Non siamo riusciti a chiudere la partita, ma la colpa non è solo degli attaccanti: dietro c’è una squadra che deve costruire gioco. Detto questo, però, dobbiamo cercare di essere più concreti“.
Hinterreggio – “Sicuramente sarà un match molto importante. Loro sono una squadra forte, e ciò è testimoniato dal fatto che sono primi in classifica. Noi ce la metteremo tutta, perché giochiamo in casa e, comunque, tre punti fanno sempre comodo. Assenze pesanti? Sicuramente mancheranno i giocatori più rappresentativi. Chi sostituirà Coppola, Franceschini ed Eseola, sicuramente, sarà un giocatore valido: gli organici di entrambe le squadre sono attrezzati per far fronte a questo tipo di problemi. I tifosi? Sicuramente il loro apporto non verrà meno“.
Buffon – “Cosa avrei fatto io al posto di Buffon? Sicuramente non dico che ha fatto bene. Ma non dimentichiamoci che era un gol in una partita che poteva decidere un campionato. Io avrei fatto lo stesso: si tratta di un gol, Â mica un calcio d’angolo!” .
Francesco Mansueto – Reggionelpallone.it
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