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Una Reggina in crescita tattica raccoglie,contro l’Empoli, la seconda vittoria casalinga consecutiva, soffrendo solo nelle battute finali per una condizione fisica ancora non perfetta .
Schieramenti tattici- Mister Gregucci conferma lo stesso modulo(3-5-2) e lo stesso undici vittorioso contro il Gubbio. Ragusa, incursore destro, agisce per innescare il duo d’attacco Bonazzoli-Campagnacci , trasformando a tratti la manovra offensiva in un 3-4-3. Carboni da parte, sua presenta un modulo reso camaleontico da Buscè: l’ex amaranto, impiegato sull’out di destra, ripiegando in fase offensiva fa passare i suoi dal 4-3-3 al 4-4-2 .
Primo tempo- Parte subito forte la Reggina, che si porta in vantaggio con Campagnacci. Gli uomini di Gregucci non si accontentano e vanno più volte vicini al raddoppio grazie al prezioso lavoro svolto proprio dall’ex Giulianova, capace di svolgere entrambe le fasi con disinvoltura,  recuperando palloni da tramutare in transizioni che mettono a soqquadro la retroguardia empolese . Prezioso anche l’apporto sulle due fasce di Rizzato e Ragusa che hanno sempre il sopravvento sui rispettivi avversari e creano la superiorità numerica. Gli azzurri toscani ,pur subendo le pericolose incursioni reggine, tentano di far gioco con Brugman, che detta i tempi coadiuvato da Ze Eduardo. Il vero problema degli azzurri, corrisponde ai mancati spunti di Maccarone e Tavano, ben controllati da un’attenta retroguardia amaranto. La prima frazione va agli archivi all’insegna di un gioco che ristagna a centrocampo, sia da una parte che dall’altra.
Secondo tempo- L’Empoli si presenta in campo con la novità Dumitru, che prende il posto di Ze Eduardo, e con Buscè che retrocede sulla linea dei centrocampisti, per un 4-3-3 puro . Il cambio di Carboni non sortisce tuttavia effetti positivi, anche perchè la Reggina risponde avanzando il raggio d’azione ed aumentando notevolmente la superiorità a centrocampo. Gli uomini di Gregucci raddoppiano grazie al rigore di Viola, e sul doppio vantaggio si mostrano attenti in difesa e pronti a ripartite. L’infortunio di Campagnacci, dà l’occasione al nuovo entrato Ceravolo di realizzare, a tempo di record, la terza rete. Gregucci a questo punto opta per l’ingresso di Colombo in sostituzione di Ragusa, con la partita che sembra ormai finita. A riaprire tutto ci pensa una prodezza di Tavano, fino a quel momento davvero evanescente. Il tecnico amaranto capisce che i suoi stanno cominciando a non avere più benzina nelle gambe, ed allora leva dal campo anche Bonazzoli, per sfruttare la velocità di Alessio Viola. Sul front ospite, Carboni cambia ancora, richiamando in panchina Vinci e Maccarone per Lazzari e Mechelidze, con quest’ultimo che agisce da unica punta, nel 4-2-3-1 finale. L’improvvisa aggressività degli empolesi ed il vistoso calo fisico degli amaranto, fanno vivere al Granillo un quarto d’ora di grande sofferenza. Dumitru accorcia ulteriormente le distanze, ma pur pressata, la compagine amaranto stringe i ranghi e conquista una preziosa vittoria .
Considerazioni finali- La prestazione di sabato conferma i progressi tattici già intravisti nelle ultime esibizioni . Le note positive sono date da una ritrovata propensione al gioco, con una squadra corta, elastica e per lunghi tratti molto più sicura in fase difensiva Quelle negative invece, sono da imputare ad una incompleta tenuta fisica, che va assolutamente migliorata per non continuare ad arrivare col fiato corto negli ultimi 20 minuti. I tre punti danno ossigeno alla classifica e rafforzano il morale, in attesa di capire, dopo le trasferte di Castellammare e Pescara, quante possibilità avranno Bonazzoli e compagnia l’ultimo posto valido per i play-off .
Sandro De Raco-reggionelpallone.it
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