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Spinelli e il Livorno, una storia d’amore ai titoli di coda? Forse. Il massimo dirigente dei toscani già da un paio d’anni sparge ai quattro venti la sua voglia di vendere la società: nelle settimane scorse qualche contatto con eventuali compratori, finito in un niente di fatto. Spinelli, anche perché sfiduciato dai pochi soldoni circolanti, fa sapere che alla fine potrebbe anche restare, queste le sue parole: “Non ho appuntamenti con nessun acquirente. Mancano i soldi. Chi vuole il Livorno deve presentarsi con le opportune garanzie economiche e basta con gli intermediari. Se al 30 giugno non arriva nessuno vorrà dire che andremo avanti con la politica di valorizzazione dei giovani”.
Seppur amareggiato da una situazione sportiva tutt’altro che serena (il Livorno naviga nelle parti basse della classifica) Spinelli vuole scongiurare un eventuale tracollo del calcio amaranto in Toscana, e senza precise garanzie eviterà di passare la mano. Sino ad oggi, l’ unica trattativa per il passaggio di consegne era stata imbastita con l’imprenditore e manager calcistico Antonio Esposito, capofila di una cordata intenzionata ad acquisire il Livorno.
rnp
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