RNP REMEMBER: la storia di Reggina-Empoli

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9 Giugno 1979. In una ‘classica di fine stagione’, giocata in serie C tra due squadre che non hanno particolari obiettivi di classifica, si registra il debutto dell’Empoli in riva allo Stretto. Gli amaranto dell’indimenticabile professor Scoglio battono i toscani con un altisonante 4-2, grazie ai centri di Pianca, Mariano e Bortor (quest’ultimo, autore di una doppietta). Nella stagione successiva, la Reggina di Buffoni concede il bis: al vecchio Comunale decide Lomanno, che al 4′ della ripresa timbra l’1-0. Nell’82-83, la prima delle due vittorie azzurre: l’undici di Sbano, subentrato a Scoglio, ad una giornata dalla fine cede per 0-2 alla capolista Empoli, impostasi con un gol per tempo a firma di Meloni e Calonaci. Sciannimanico e compagni, la settimana dopo, perderanno con lo stesso risultato anche a Casarano, allungando a 15 le partite senza vittorie e retrocedendo in C2 insieme al Livorno, per la peggiore differenza reti nei confronti di Siena e Ternana. Destino opposto per i toscani, che salgono in B staccando di 2 punti il Pescara e di 3 l’accoppiata Catania-Taranto.

I ricordi ‘a colori’ di Reggionelpallone, iniziano a partire dal quarto precedente, targato 88-89. Alla terz’ultima giornata del torneo cadetto la Reggina di Scala, lanciata verso una incredibile promozione in A, si ritrova di fronte l’Empoli di Donati. Si gioca a Catania, per via della squalifica del Comunale causata dalle intemperanze di alcuni reggini a Parma. Al Cibali arrivano 15.000 tifosi, che sostengono a gran voce Onorato e compagni, mentre i toscani si chiudono a riccio, nel tentativo di strappare il “punticino”. Nella ripresa, l’occasionissima a mezzo metro dalla porta capita a Zanin, ma Drago in uscita blinda lo 0-0.

Nel 94-95, si torna in C1. I ragazzi di Zoratti, dopo 3 turni guidano la classifica trascinati da Aglietti, autore di 5 gol. Contro l’Empoli di D’Arrigo, il bomber preferisce vestire i panni dell’assist man, servendo a Visentin il pallone dell’1-0. Proprio Visentin metterà a segno una doppietta, trafiggendo nuovamente Drago (lo stesso che difendeva la porta empolese nell’89). Gli ospiti accorciano con Balesini, ma Mimmo Toscano , realizza il 3-1 con un diagonale di rara precisione. La rete di un “giovane predestinato”, ovvero Vincenzo Montella, consegnerà alle statistiche un pirotecnico 3-2.

Anche l’incontro disputatosi nel 96-97 in serie B , sorride alla Reggina. Dopo l’esonero di Buffoni, Vincenzo Guerini ha sistemato le cose, e la classifica non fa più così paura. Sull’altro fronte, l’Empoli di Spalletti non presenta grossi nomi, ma ha dalla sua un gioco tra i più brillanti della cadetteria. La resistenza ospite viene piegata dal guizzo di Pasino, che nel primo tempo sigla l’ 1-0 beffando Balli.

Il terzo successo consecutivo, arriva nel 2001-2002 (nella foto, la Curva Sud così come si presentava quel giorno) . La Reggina di Colomba vuole riprendersi la A, e viene sostenuta da un ambiente gasatissimo, specie dopo la vittoria nel derby di Cosenza. Così come quello di Spalletti, anche l’Empoli di Silvio Baldini gioca un calcio frizzante, ma dalla sua ha anche i nomi, visto ciò che faranno successivamente i vari Bresciano, Rocchi e Di Natale. A decidere l’incontro ci pensa Davide Dionigi, che al 64’ timbra l’ 1-0 facendo secco Berti.

L’anno dopo, la prima sfida in serie A, Sulla panchina amaranto siede Gigi De Canio, che ha rilevato Mutti, mentre su quella biancoazzurra c’è ancora Baldini. Mancano 8 gare alla fine, e ottenere i 3 punti, vorrebbe dire fare un passo cruciale in chiave salvezza. Berti para tutto, ma al 54’ Paparesta indica gli 11 metri per un mani di Grella: dal dischetto và Nakamura, che regala ai suoi l’ 1-0.

La tradizione favorevole continua nel 2003-2004, nuovamente dagli 11 metri: fatali per gli uomini di Perotti, ossigeno puro per quelli di Camolese. Al 51’ Bucci stende Bonazzoli, e dal dischetto Cozza non perdona. All’89’ altro fallo di Bucci, stavolta su Di Michele: Cozza è uscito, e allora tocca proprio a Di Michele chiudere i giochi, firmando il 2-0.

1 sconfitta e 1 vittoria , con Walter Mazzarri. Anche nel 2005-2006 in palio c’è una fetta di salvezza, ma gli amaranto, avanti in classifica rispetto al team di Cagni, commettono l’errore di accontentarsi del pareggio. A punirli, saranno prima Pozzi, che al 64’ sfrutta un fortunoso rimpallo, e poi Tavano, che all’81’ si beve mezza difesa reggina e deposita il pallone dello 0-2.

Nel 2006-2007, Cagni vola verso l’Europa, mentre Mazzarri deve assolutamente fare bottino pieno, dopo 2 stop di fila. La missione, viene compiuta in 27 minuti: Leon apre con una rete da urlo, ed Amoruso prima raddoppia all’8’ sugli sviluppi di un angolo, e poi triplica al 27’ su assist di Tedesco. E’ già “game over”, ma Bianchi vuole partecipare alla festa, e al 43’ cala il poker. Il rigore di Saudati, serve solo per le statistiche: Reggina 4 Empoli 1.

Fondamentale il successo del 2007-2008. Alla penultima giornata la compagine di Orlandi, , ha l’occasione di restare in A, battendo quella di Cagni in un drammatico scontro-salvezza. Uno stadio gremito passa 45 minuti con le orecchie incollate alle radioline, per poi esplodere al 69’ grazie al missile terra-aria di Edgar Barreto, che dai 30 metri si insacca sotto l’incrocio. A completare la festa, il 2-0 di Amoruso al 79’: un gioiello di eleganza , col quale Nick Dinamite si congeda a modo suo dal Granillo.

Il segno x torna in serie B, nel 2009-2010. A 8 giornate dalla fine, la Reggina si ritrova invischiata nella lotta per non retrocedere, e la società decide di offrire al suo pubblico ben 15.000 biglietti gratis. La prima mezz’ora è ben giocata dagli uomini di Breda, che nonostante l’infortunio di Carmona collezionano due clamorose palle gol, con Missiroli e Brienza. La compagine di Campilongo riesce comunque a resistere, e passa in vantaggio al primo tentativo: corre il 40’ quando Eder, con la copmplicità di Adejo beffa di testa Marino sugli sviluppi di un angolo. A rimettere le cose a posto, ci pensa al 18’ il rigore che Giannoccaro concede per atterramento di Stovini ai danni di Lanzaro, e che Brienza trasforma con freddezza.  Dopo aver raggiunto l’ 1-1, la Reggina non ha più la forza di rendersi pericolosa.

Ultimo atto, lo scorso anno. Con Atzori in panchina, gli amaranto hanno riacceso l’entusiasmo in riva allo Stretto, e sognano la serie A grazie ad una striscia positiva di 5 vittorie ed 1 pareggio, ottenuti tra la 5^ e l’11^ giornata. Emozioni forti fuori dal rettangolo di gioco, quando il tecnico dei toscani Alfredo Aglietti, idolo del popolo reggino dal ’94 al ’96, viene accolto da un’autentica ovazione. In campo però, di emozioni ce ne saranno davvero poche, con le difese che prevalgono sistematicamente sugli attacchi. Ne primo tempo Puggioni è bravo a dire di no al colpo di testa di Foti, con Handanovic che lo imita sul fronte opposto, distendendosi sul tentativo di Bonazzoli. Un brivido per parte, anche nella ripresa: Missiroli calcia sull’esterno della rete dopo un clamorso liscio di Campagnacci, mentre Levan per poco non beffa Puggioni, con un sinistro a lato di pochissimo. Reggina ed Empoli si annullano a vicenda, al Granillo è 0-0.

Ferdinando Ielasi-reggionelpallone.it