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Lo sguardo sicuro di chi vuol far bene, all’insegna di concetti base ripetuti ancora una volta, affinché restino ben impressi nella mente di tutti. Senso di appartenenza, lavoro, giusta mentalità : una ‘ricetta’ breve ma essenziale quella di Angelo Gregucci, che sabato pomeriggio debutterà sulla panchina amaranto in quel di Modena.
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PRIMO IMPATTO- Questo è un gruppo di ragazzi in gamba, che mi ha dato subito belle sensazioni. In questa squadra ci sono talento ed aggressività Il modulo? Il calcio di oggi si basa sulle capacità di riconoscere le varie fasi, non sui moduli. Voglio una squadra che sia brava a non arretrare quando perde la palla, attaccando alta e mantendendo sempre le idee giuste. Si, ci sono margini di miglioramente, e stiamo lavorando per puntare al massimo. L’aspetto più importante, resta comunque la mentalità , perchè in serie B devi essere fresco mentalmente. Settori da migliorare? Non esistono queste distinzioni, si perde e si vince di squadra, quindi è tutta la squadra a poter migliorare.
IL MODULO NON CONTA– Non utilizzerò la difesa a quattro, pur avendola applicata spesso. Preferisco adattare l’abito su misura dei calciatori, invece di inseguire dogmi che contano fino ad un certo punto. Non conta se giochi a tre, a quattro o a cinque: conta il movimento di squadra, conta capire che si perde e si vince tutti assieme.
IL CAPITANO- Andrà avanti chi lavorerà duro e bene. L’idea è quella di creare subito un’ossatura, anche se ovviamente si dovranno fare i conti con le varie situazioni del campo. Bonazzoli? Un condottiero, una presenza importantissima che aggiunge tecnica, fisico e carisma. Mi è parso sereno, ed il mio obiettivo è quello di metterlo nella migliore condizione, affinché sia fondamentale per la squadra.
PROSSIMO AVVERSARIO- Il Modena sta giocando bene: hanno battuto in casa il Toro, ed a Verona stava vincendo fino agli ultimi minuti. I gialloblù si sono rinforzati con operazioni di mercato importanti, ma noi li aspetteremo. Questa partita sarà importante per capire come stiamo fisicamente, visto che il test con gli Allievi in tal senso non conta. Come ogni allenatore vorrei una squadra corta e in grado di attaccare gli spazi, ma per far questo serve la migliore condizione atletica. A Modena dunque, mi soffermerò anche sui minimi dettagli.
MODELLO SANT’AGATA- Conosco bene il Sud, e vi assicuro che non è una cosa comune per un calciatore, varcare un cancello ed avere sette campi uno dietro l’altro. A Salerno avevamo giovani che poi sono diventati calciatori di Champion’s League, ma non avevamo un campo. La Reggina ha ambizioni e strutture, ed un giovane che cresce qui non può non avere un grande senso di appartenenza.
TUTTI SULLA CORDA…Stanno tutti bene, anche se dobbiamo valutare la botta presa da Barillà . La formazione? Ancora devo valutare. Nel test di ieri ho mischiato tutti i calciatori, perchè nessuno si deve sentire né titolare né riserva: i ragazzi devono andare a Modena senza sapere chi scenderà in campo.
CONFRONTO IMMINENTE- L’organico? Un allenatore nuovo ha il compito di vedere e di conoscere tutti. Dopo Modena mi confronterò con la società , per capire chi ci può davvero essere utile: qualcuno verrà mandato a fare esperienza, com’é normale che sia.
Lorenzo Vitto-reggionelpallone.it
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