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Le statistiche amaranto: tutti i cambi di panchina, in 25 anni di Reggina Calcio

09/01/2012 12:04 | A cura di Redazione ReggioNelPallone.it

Via Roberto Breda, dentro Angelo Gregucci. Quello ufficializzato ieri sera, è il diciottesimo cambio di panchina da quando è nata la Reggina Calcio. Ripercorriamo nel dettaglio i precedenti, partendo dal 90-91, anno in cui il sodalizio nato nel 1986, presieduto all’epoca da Pino Benedetto, diede vita al primo esonero della propria era calcistica.

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90-91 (serie B)

CERANTOLA-GRAZIANI-CERANTOLA

Arrivato da Licata con l’obiettivo di lottare per il salto di categoria, Aldo Cerantola delude le aspettative: la ‘zona’ del tecnico veneto fa acqua da tutte le parti, e dopo la sconfitta di Barletta, alla 15^ giornata, la Reggina decide di esonerarlo. Al suo posto, arriva Ciccio Graziani, che l’anno prima, sempre da subentrato, aveva salvato la Forentina, portandola fino alla finale di Coppa Uefa. A Reggio tuttavia, la favola non si ripete: a 9 giornate dalla fine, la sconfitta interna con la Triestina scatena una violentissima contestazione dei tifosi, e costa il posto all’ex campione del Mondo. Al suo posto, per guidare una squadra ad un passo dalla C1, torna Cerantola: la missione impossibile non riesce, Simonini e compagni, a dispetto di ogni pronostico iniziale, finiscono col retrocedere.


91-92 (serie C1)

CERANTOLA-GERETTO-ANSALONI-GERETTO

Stavolta Aldo Cerantola dura solo 3 giornate, nelle quali ottiene 2 pareggi interni ed una sconfitta. Lo 0-0 col Chieti certifica un altro esonero, nella settimana che porterà anche alle dimissioni di Benedetto. L’era di Lillo Foti inizia dunque con Gabriele Geretto, proveniente dal settore giovanile: sin dall’inizio tuttavia, viene chiarito che quelo di Geretto sarà una sorta di ‘interregno’, in attesa di individuare un allenatore esperto, in grado di raddrizzare il cammino degli amaranto. Dopo la sconfitta a Casarano (11^giornata),  a Reggio arriva Giancarlo Ansaloni, anch’esso fresco di retrocessione in B, con la Salernitana. L’esperienza di Ansaloni non basta, la Reggina rischia una doppia retrocessione. E così, a 6 giornate dalla fine, prima del doppio turno esterno di San Benedetto e Barletta, riecco Gabriele Geretto, sotto la cui guida viene evitato l’inferno C2.


92-93 (serie C1)


GERETTO-FERRARI


La salvezza ottenuta nel precedente campionato, vale a Greretto la conferma. Le contestazioni ed i malumori della piazza sono però all’ordine del giorno, ed alla 13^ giornata, dopo l’inaspettato ko interno con la matricola Lodigiani, si cambia nuovamente: via Geretto, spazio ad  una ‘vecchia colpe’ come Enzo Ferrari. Con Ferrari in panchina, gli amaranto escono dalle zone basse e si piazzano a centroclassifica, anche se il tutto avviene tra l’indifferenza generale, testimoniata da un Comunale semi-deserto.


95-96 (serie B)


ZORATTI-GAGLIARDI


La sconfitta di Perugia, a 9 giornate dalla fine, costa la panchina a colui che aveva riportato Reggio in serie B dopo 4 anni, ovvero Giuliano Zoratti. Per rimpiazzare Zoratti si opta per una soluzione interna, promuovendo alla guida della prima squadra Franco Gagliardi. Grazie a 4 vittorie nelle ultime 4 giornate, la Reggina di Gagliardi ottiene una salvezza sulla quale non avrebbe scommesso nessuno.


96-97 (serie B)


BUFFONI-GUERINI

Un avvio disastroso quello del tecnico di Colle Umberto, che aveva già allenato in riva allo Stretto tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. In 8 giornate per la Reggina arrivano solo 4 punti, ottenuti senza neanche una vittoria: l’ultimo posto spinge Foti all’esonero di Buffoni, all’indomani dello 0-0 nel derby di Cosenza. Il nuovo mister, è Vincenzo Guerini: una mossa azzeccatissima, visto che gli amaranto riescono a risalire la china, salvandosi con un turno d’anticipo e terminando addirittura nella parte alta della classifica.


98-99 (serie B)


GUSTINETTI-BOLCHI


L’esonero di Elio Gustinetti,  ha del clamoroso: la Reggina infatti, pur avendo perso pesantemente in casa del Chievo, si trova in piena lotta per la A a sole 6 giornate dalla fine. In Calabria torna Bruno Bolchi, che aveva già allenato la Reggina nel torneo 89-90: con Bolchi gli amaranto pareggiano tutte le gare interne ma vincono tutte quelle esterne, conquistando per la prima volta nella storia l’Olimpo del calcio Nazionale.


2002-2003 (serie A)

MUTTI-DE CANIO

Tornato subito in massima serie, il club presieduto da Foti ingaggia Bortolo Mutti, l’anno prima a Palermo. Una scelta voluta dal Presidente, mentre il ds Martino aveva caldeggiato l’arrivo di Zdenek Zeman. L’era Mutti dura 8 giornate, per un totale di 5 sconfitte, 2 pareggi ed una vittoria: il rovinoso scivolone interno con la Lazio, nel recupero della prima giornata, porta al siluramento dell’allenatore Lombardo. Al suo posto viene ingaggiato Gigi De Canio, che dopo un avvio difficile riesce a trovare il bandolo della matassa, favorito dagli arrivi di elementi come Diana e Bonazzoli. La Reggina ha la meglio sull’Atalanta al termine di un doppio spareggio, e rimane in serie A.


2003-2004 (serie A)


COLOMBA-CAMOLESE


Il ritorno sulla panchina amaranto di Franco Colomba, che aveva allenato gli amaranto riportandoli in A nel 2001-2002, dura 10 giornate: a porre fine alla quinta avventura, l’umiliante 6-0 subito a Milano con l’Inter. Dopo una settimana di ‘interregno’ affidato al compianto Sergio Buso, è la volta di Giancarlo Camolese, che con la Reggina aveva militato da calciatore. Pur senza strafare, Bonazzoli e compagnia ottengono un altro ‘pass’ per la serie A, stavolta con un turno d’anticipo.


2007-2008 (serie A)


FICCADENTI-ULIVIERI-ORLANDI


Dopo 3 anni senza scossoni, contraddistinti dai grandi risultati firmati Mazzarri,  ritorna il valzer della panchina. Massimo Ficcadenti, all’esordio in A dopo le esperienze in B col Verona, viene allontanato alla 10^ giornata, in seguito al ko casalingo col Livorno: la Reggina si trova all’ultimo posto, senza una vittoria e con la difesa più battuta del campionato. Per salvarsi di nuovo, Foti si affida ad un decano della panchina come Renzo Ulivieri: il ‘Renzaccio’ parte bene, ma nel girone di ritorno la situazione torna a farsi molto preoccupante. All’indomani del pareggio interno col Palermo, si cambia nuovamente: dal settore giovanile ecco Nevio Orlandi, che nelle restanti 12 partite riesce nell’impresa, e grazie a 4 successi in 5 partite salva la Reggina.


2008-2009 (serie A)


ORLANDI-PILLON-ORLANDI


Confermato dopo alcune titubanze, Orlandi ‘salta’ alla 16^ giornata, dopo la sconfitta casalinga contro la Sampdoria. Al suo posto c’è Bepi Pillon, che dopo i miracoli di Treviso (portato dalla D alla A) e la promozione in B con l’Ascoli, sembra essersi un pò perso per strada. Di sicuro, la strada di Pillon a Reggio sarà brevissima: 1 punto in 4 partite per ‘il baffo di Preganziol’, che dopo l’incoraggiante pareggio di Cagliari, perde in rapida successione con Lazio, Siena e Chievo. Fatto fuori anche Pillon, in sella ci ritorna Orlandi, ma stavolta il miracolo non riesce: la Reggina torna in B, mancando l’appuntamento con il decimo campionato in massima serie.


2009-2010 (serie B)

NOVELLINO-IACONI-BREDA

Costruita per tornare subito in A, la Reggina diventa il flop del torneo cadetto. Novellino, considerato l’uomo della svolta, naufraga insieme alla sua ‘corazzata di plastica’: 9 punti in 10 giornate, l’esonero viene ufficializzato dopo la sconfitta di Torino (quarta in cinque partite). L’allenatore scelto da Foti è Ivo Iaconi, ma anche qui le cose non vanno come previsto: la Lega Pro è una minaccia sempre più concreta, Iaconi salta alla 3^ di ritorno, dopo aver perso a Vicenza. Il terzo allenatore di una delle più brutte annate di sempre, si chiama Roberto Breda (già proprio lui…), il quale viene ‘promosso’ dalla Primavera. Con Breda, la Reggina riesce ad evitare la doppia retrocessione all’ultima giornata.


Ferdinando Ielasi-reggionelpallone.it

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Redazione ReggioNelPallone.it
Testata giornalistica online Aut. Trib. di Reggio Calabria n. 11/2010 Il calcio e lo Sport nella Provincia di Reggio Calabria.

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