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Tanta voglia di iniziare l’avventura in amaranto.. da lasciare la macchina parcheggiata al multipiano di Linate. Angelo Gregucci e la Reggina, una storia iniziata oggi. Idee chiare, senso d’appartenenza ed espressioni colorite.
Queste le parole del nuovo allenatore della Reggina, alla prima conferenza stampa.
SALUTO A BREDA: “Il primo pensiero va a Roberto Breda, un collega e un amico. Ho avuto anche la fortuna di allenarlo, è persona capace e corretta. Il calcio è fatto anche di queste cose, si sostituisce e si è sostituiti. Se l’ho sentito? No, ancora non c’è stato il tempo, credo lo farò nei prossimi giorni”.
TUTTO IN UN GIORNO: “Il presidente mi ha contattato ieri, abbiamo trovato subito l’accordo. Io presente a Vicenza? Vero, ma ero li accidentalmente, alle 18 mi sono spostato per andare a vedere il Verona. Nell’ultima giornata ho visto una buona Reggina, anche dal punto di vista fisico. Non sono pazzo ne presuntuoso, non butterò tutto il lavoro svolto sino a ieri da Breda”.
SOGNO AMARANTO: “La Reggina è una realtà splendida, una delle società più organizzate d’Italia. Sono un sognatore, lavorare al S.Agata mi unisce al sogno di tutti i ragazzi, dal più piccolo al più grande. Qui si entra tutti dallo stesso cancello, si lavora e si vive insieme dai pulcini alla prima squadra. E’ qualcosa di meraviglioso, forse sottovalutato dall’ambiente”.
NIENTE DOGMI: “Il mio modulo predefinito? E’ superato il concetto di un modulo buono per tutte le stagioni, sceglierò in base ai giocatori. Credo che ogni squadra abbia il suo ‘vestito’, il mio compito sarà quello di trovare il più adatto per questa squadra. Numeri a parte, ho anch’io le mie idee. Mi piacerebbe che la squadra giocasse in casa e in trasferta con lo stesso atteggiamento, che aggredisca l’avversario senza paura. Il campionato di serie B richiede corsa e intensità, sono caratteristiche che non possono mancare nelle mie squadre, anche se non dimentico la qualità”.
A TEMPO DEBITO: “Mercato? non c’è stato ancora il tempo di parlarne con il presidente Foti e Giacchetta, ancora devo dirigere il primo allenamento. Ci sarà tempo nelle prossime settimane per approfondire questo argomento”.
QUALITA’ ED EQUILIBRIO: “Io vado alla ricerca delle qualità e del talento, i giocatori più bravi devono stare in campo. Tatticamente il calcio italiano è molto preparato, la differenza la fa la qualità. La Reggina ha sei attaccanti forti? Magari li schiero tutti insieme (ride, ndr). La qualità è indispensabile, stesso discorso però vale per l’equilibrio. Segnare cinque reti per subirne sei non ha senso“.
STAFF TECNICO: ” Gigi Genovese rimane come preparatore dei portieri, ho portato due uomini fidati come collaboratore tecnico e preparatore atletico”.
SGUARDO AL FUTURO: “Non ho segreti particolari, mi anima la voglia di lavorare e di rimettermi in discussione. Gli ultimi tre esoneri? Non fanno piacere ma fanno parte del passato, nel calcio capitano spesso questo tipo di situazioni. Preferisco guardare al futuro e a questa entusiasmante avventura con la Reggina“.
Pa. Rom – rnp
(foto tratta da Regginacalcio.com)
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