Sasa Bjelanovic morde il freno. L’attaccante croato del Verona, colpo grosso degli scaligeri nell’ultima sessione di mercato, è infortunato e domani non sarà della partita. In esclusiva RNP, Bjelanovic racconta del dispiacere derivante dal non poter essere in campo domani e di una trattativa non sbocciata…:
MALEDETTO INFORTUNIO: “Le speranze di farcela per domani erano minime. La lesione al polpaccio richiede tempi di recupero precisi, ho provato a rendermi disponibile, ma non c’è stato niente da fare. Dalla settimana prossima mi riaggregherò ai compagni, voglio tornare a giocare il prima possibile, però senza rischiare ricadute”.
PROGETTO ED ENTUSIAMO: “Avevo numerose richieste la scorsa estate, ho scelto il Verona non solo per tornare alle dipendenze di Mandorlini. Mi ha convinto il progetto serio ed ambizioso della società, poi sono venuto a conoscenza dell’entusiasmo che anima Verona, una volta qui non mi sono sbagliato. Il calore e il supporto dei tifosi ci sta trascinando”.
PIEDI PER TERRA: “Qualcosa in più della salvezza? Andiamo piano, siamo solo a fine novembre. Sappiamo di avere qualità ed entusiasmo, fattori fondamentali se si vuole disputare un buon campionato. Siamo altrettanto coscienti del fatto che basta poco per rovinare un ottimo girone di andata, e sciogliersi come neve al sole. Molte società sul mercato hanno investito milioni di euro per cercare di ottenere la promozione, il Verona invece ha mantenuto quasi tutto il gruppo della stagione scorsa, io sono uno dei pochi volti nuovi”.
PIU’ CONCRETI CHE BELLI: “Il segreto delle ultime cinque vittorie consecutive? Abbiamo sempre fornito buone prestazioni, sin dall’inizio del campionato, i risultati però erano altalenanti. Nelle ultime settimane invece abbiamo messo da parte gli orpelli, concentrandoci sul risultato finale, senza troppi fronzoli. Nel calcio gli applausi per il bel gioco fanno piacere, ma alla fine contano i risultati”.
UNA BATTAGLIA: “La partita con la Reggina è molto attesa, soprattutto dalla nostra tifoseria che ricorda con piacere lo spareggio di dieci anni fa. Credo che si vedrà una partita tosta, equilibrata, giocata sul filo del rasoio. Avrei pagato pur di scendere in campo, fortunatamente ho avuto pochi infortuni in carriera, questa però l’avrei voluta proprio giocare”.
ATTACCO SUPER: “Credo che la Reggina sia una delle squadre più attrezzate per il salto di categoria, c’è il giusto mix di esperienza e gioventù. Hanno mantenuto l’ossatura della scorsa stagione, più che positiva per la squadra calabrese. Il punto di forza degli amaranto? L’attacco. Missiroli e Bonazzoli sono giocatori che meritano di stare in serie A, senza dimenticare Ceravolo. Conosco bene Fabio, l’anno scorso eravamo insieme all’Atalanta: sta facendo bene, se lo merita, è un attaccante di qualità”.
QUASI AMARANTO: “Io vicino alla Reggina in passato? Dipende a quale periodo ci riferiamo (ride, ndr). Diverse volte voci di mercato mi hanno accostato alla società calabrese, non sempre i rumors corrispondevano al vero. Cinque-sei anni fa invece una trattativa c’è stata, il mio procuratore mi aveva prospettato questa possibilità e il trasferimento si sarebbe potuto concretizzare. Alla fine però non se ne fece nulla .”
Pa.Rom – rnp
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