Adranos era il dio siculo della guerra. Le armi venivano forgiate nelle viscere dell’Etna, dove tra magma e lapilli si costruivano strumenti di guerra allora considerati indistruttibili. L’Adrano, invece, è una squadra di calcio, prima nel girone I del campionato di Serie D. Si conferma creatura concepita a misura di sorpresa, la squadra biancazzurra: vittoria e spettacolo in casa del Nuvla, 3 a 4 il risultato finale. Non è bastato un super-Veneziano ai padroni di casa (20 metri palla al piede e scarico da distanza interstellare con gol sotto l’incrocio), che devono cedere lo scalpo alla nuova capolista.
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Il pari del Palazzolo in casa dell’Hinterreggio (anche qui tanto spettacolo) apre significativi scenari nelle parti alte della graduatoria: l’Acri batte in casa la Battipagliese portandosi a quota 12 (la squadra di mister Ferraro si conferma ammazza-grandi); la vittoria del Cosenza a Lamezia, però, porta a tre il numero delle inseguitrici.
Il Marsala non va oltre il pari al Tupparello di Acireale. Nonostante lo striminzito punticino, gli uomini di Nicolò Sciacca possono sorridere, vista la buona prova offerta. I gol portano la firma di Sorrentino e di Savanarola (6 gol l’anno scorso con la maglia dell’Interpiana). A Melito, pari e poche emozioni tra Valle Grecanica e Cittanova Interpiana. Lo 0 a 0 è figlio anche dell’errore dal dischetto degli ospiti, che di fatto hanno gettato alle ortiche una delle poche occasioni gol della partita. Importante vittoria casalinga per il Noto, che supera in maniera sorprendente il Licata di Pippo Tiscione. Vittoria con dedica per i granata, che si stringono al cordoglio dell’intera città siciliana per la prematura scomparsa di mister Pricone, stimato uomo di calcio. Quarto pareggio in sei partite per la Gelbison Serre Alburni, che bloccano tra le mura amiche il Messina. Avvio balbettante, dunque, per i giallorossi, che poco a poco stanno disfando una maschera che li voleva protagonisti. Un pareggio che serve a poco anche tra Nissa e Sant’Antonio Abate: due punti in sei partite, entrambi i pugili vanno ko. A questo punto del campionato, l’anno scorso, i siciliani avevano 9 punti in più (con una partita in meno, considerata la pausa della terza giornata). Involuzione da codice rosso.
Francesco Mansueto – Reggionelpallone.it
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