Con una prestazione ricca di personalità e concretezza, la Reggina batte il Bari e risale la classifica, portandosi ad un solo punto dalla zona play-off.
Schieramenti Iniziali- Breda conferma la squadra di Ascoli con l’eccezione di Rizzo per lo squalificato De Rose, e la sorpresa Ragusa al posto di Campagnacci (l’ex Salernitana si posiziona accanto a Bonazzoli, per il consueto 3-4-1-2). Anche Torrente ripropone quasi interamente l’undici vittorioso a Crotone, con il solo Garofalo al posto di Polenta, schierando i suoi uomini con un 4-2-3-1.
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Primo Tempo- Parte forte la Reggina, che nonostante il terreno di gioco reso viscido dalla pioggia, occupa subito la metà campo pugliese. Difesa più alta rispetto a mecoledì e centrocampo ben disposto alle verticalizzazioni ed alle aperture per i cursori laterali, sono le chiavi iniziali per aprire la retroguardia bares. Non è certo un caso, che il gol arrivi da un’incursione mancina di Rizzato, il quale sorprende con un tiro-cross,l’estremo difensore ospite. In questa prima fase di gioco è ottima la distribuzione del gioco della squadra amaranto, che attacca con prevalenza da sinistra , dove si posiziona anche Missiroli ,ma non disdegna le incursioni sul versante destro. Buoni anche i cambi di gioco. Su una ben congegnata e veloce azione di rimessa tuttavia, il Bari trova la rete del pareggio con Marotta, che beffa Pietro Marino con una rasoiata potente . La Reggina non si demoralizza e riparte con convinzione .Torrente è costretto a correre ai ripari per tamponare il suo settore difensivo destro,dove il solo Ceppitelli è preso in mezzo da due amaranto , e sostituisce Rivas con Defendi nel tentativo di blindare la fascia . I moduli di entrambe le contendenti restano invariati,ma la mossa del tecnico pugliese non sortisce effetti, perché gli uomini di Breda continuano ad avere il sopravvento, occupando bene gli spazi ed impensierendo Lamanna. La rete del vantaggio amaranto conclude la prima frazione di gioco e legittima la superiorità tattica e di determinazione degli uomini di Breda.
Secondo Tempo- Torrente presenta dall’inizio Caputo al posto di un abulico Bogliacino . Il modulo resta sempre il 4-2-3-1 poiché il nuovo entrato copre la posizione tattica del sostituito, pur avendo caratteristiche ben più offensve.. Marotta ha subito una discreta occasione per pareggiare ma la spreca malamente . In questa fase la Reggina sembra patire la mossa del trainer ospite e subisce la pressione avversaria . Ma Missiroli, su un ribaltamento,spacca la partita: il ‘figliol prodigo’ semina gli avversari partendo in velocità , ed approfittando di un movimento intelligente di Bonazzoli ,serve a Ragusa un prezioso assist per il terzo goal amaranto e per la doppietta personale del compagno . Proprio Ragusa, lascia subito dopo il campo per l’ingresso di Campanacci, con il modulo che si modifica leggermente, diventando un 3-4-2-1: il nuovo entrato infatti, scala in linea con Missiroli lasciando Bonazzoli come unico incursore offensivo. Il Bari, pur colpito, prova a non uscire dal match: l’ingresso di Forestieri per l’evanescente De Paula, fa si che l’assetto pugliese viri sul 4-3-3, per una squadra a trazione anteriore . Breda risponde facendo uscire Bonazzoli per Castiglia e, rinforzando la zona centrale, passa ad un 3-5-2 puro, con Campanacci sostenuto da Missiroli in attacco. Poi entra Ceravolo per uno stanco Nicolas Viola e Missiroli ritorna a fare il centrocampista, lasciando in attacco la coppia Ceravolo – Campagnacci. Proprio l’infortunio dell’ex Giulianova (rimasto stoicamente in campo, perchè i cambi erano già esauriti) complica le cose, con i ‘galletti’ che cercano di approfittarne. La compagine di Breda, a dispetto delle precedenti occasioni, è comunque brava a non commettere disattenzioni, e l’incontro termina con il punteggio di 3-1, a conferma della tradizione positiva sui biancorossi pugliesi.
Considerazioni finali –Vittoria meritata perché frutto di ottima disposizione, ,intraprendenza e giusta concentrazione . Eccellente l’interpretazione della gara degli amaranto e determinanti le scelte di Breda, con un approccio finalmente all’altezza di una competizione dura e logorante . L’impressione è che, con la giusta mentalità , si possa competere senza sfigurare aspettando Gennaio per qualche correttivo in qualche reparto. Intanto, godiamoci questi tre punti importantissimi, che cancellano con un colpo di spugna le precedenti battute a vuoto.
Sandro De Raco-Reggionelpallone.it
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