Tecnici contro: Vincenzo Torrente, la scheda

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VINCENZO TORRENTE

Nato a Cetara (provincia di Salerno) il 12 Febbraio 1966.

Moudlo preferito: 4-3-3.

La carriera da calciatore- Difensore centrale di buona personalità, inizia a giocare in Prima categoria con la squadra del suo paese, la Cetarese. La Nocerina lo tessera prima per le sue formazioni giovanili e poi lo fa esordire in C1 a soli sedici anni nel 1982/1983: un anno sfortunato per la squadra campana che retrocede in C2. Nei tre anni in Campania, Torrente collezionerà solo 9 presenze, mentre i molossi si segnalano per un ‘saliscendi’ tra C1 e C2. Nel 1984 tuttavia, il difensore salernitano è convocato nella nazionale di serie C,  dove si mette in luce agli occhi di Spartaco Landini, direttore sportivo del Genoa, che lo vuole per disputare il Torneo di Viareggio. Nella prestigiosa manifestazione giovanile risulta uno dei migliori giovani e,convince i dirigenti genoani ad acquistarlo. Inizia, dunque, la sua grande carriera nella città della lanterna. Dal 1985 al 2000 gioca ininterrottamente con la squadra ligure, diventandone una autentica bandiera. Dopo 3 anni di centro-classifica di serie B ( dal 1985 al 1988), il grifone conquista la serie A nel 1988/1989: Osvaldo Bagnoli, lo fa esordire in massima serie nel 1989/1990, e Torrente lo ripaga con prestazioni convincenti, impreziosite da 1 gol. E’ la scalata definitiva verso una carriera importante. L’anno successivo, infatti, fa parte della squadra che, trascinata da gente del calibro di Pato Aguilera, Skuhravy, Branco e Eranio, ottiene uno splendido 4° posto, che vale la qualificazione in Coppa Uefa. Anche in campo internazionale, si toglie le sue grosse soddisfazioni: il Genoa stupisce tutti, arrivando fino alla semifinale con l’Ajax dopo aver eliminato ai quarti il Liverpool (prima squadra italiana ad espugnare l’Anfield Road).

Dopo l’addio del ‘maestro’  Bagnoli tuttavia, comincia un periodo di declino. Il ‘Grifone’ retrocede in B nel 94-95, e proprio in questa categoria, dopo 15 stagioni,  Torrente lascerà il suo ‘grande amore calcistico’. Chiuderà la carriera nel 2000/2001 con la maglia dell’Alessandria, all’età di 35 anni, conoscendo l’amarezza della retrocessione in C2. Tornando al Genoa, con la casacca  rossoblù ha totalizzato ben 412 presenze (174 in serie A) realizzando 5 reti.

Palmares- 1 promozione dalla B alla A (Genoa, 1988/1989), 1 promozione dalla C2 alla C1 (Nocerina, 1983/1984), 1 Coppa Anglo-italiana (Genoa, 1995/1996).

La carriera da allenatore- Vecchio cuore rossoblù, non poteva che iniziare ad allenare il Genoa. Parte dalle giovanili per poi passare alla prima squadra nel 2002/2003, al posto dell’esonerato Onofri. In coppia con Rino Lavezzini, Torrente (che ancora non aveva il patentino di 1^ categoria) retrocede sul campo, ma il Grifone viene salvato d’ufficio a seguito del famoso ‘caso Catania’. Torna ad allenare i giovani del Genoa dal 2004 al 2009, vincendo il Torneo giovanile di Viareggio nel 2007.

Il 9 giugno 2009 diventa l’allenatore del Gubbio ritrovando, come direttore tecnico Gigi Simoni, suo allenatore nel 1987/1988. Con la squadra umbra, è artefice di  un incredibile exploit, che lo porta a vincere due campionati di fila ed a riportare i rossoblù in B dopo ben 63 anni. Considerato uno dei migliori allenatori emergenti sulla scena, quest’Estate è stato messo sotto contratto dal Bari. Nonostante le difficoltà iniziali unite agli evidenti problemi economici della società pugliese, i biancorossi si trovano in piena zona playoff, grazie a tre successi consecutivi. Gli scettici sostengono che per il Bari sarà difficilissimo tornare nella massima serie, ma il ‘vecchio cuore genoano’ continua a sognare, memore di ciò che è riuscito a fare a Gubbio, con un manipolo di giovanissimi sui quali quasi nessuno era disposto a scommettere…

Palmares- 1 promozione in serie B ( Gubbio, 2010/2011);  1 promozione in Prima divisione di Lega Pro ( Gubbio, 2009/2010); 1 Torneo di Viareggio ( Genoa,2007).             

Precedenti con la Reggina- Nessuno. Stasera, Torrente e gli amaranto si troveranno di fronte per la prima volta nella storia.

Domenico Quattrone Reggionelpallone.it